AcomeA Breve Termine, il vantaggio della diversificazione geografica

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Alberto Foà, presidente, AcomeA e Vittorio Fontanesi, co-gestore di AcomeA Breve Termine

Il fondo AcomeA Breve Termine si distingue per un approccio alla gestione di carattere flessibile e globale”, spiega Vittorio Fontanesi, co-gestore del fondo AcomeA Breve Termine gestito a quattro mani con Alberto Foà, presidente di AcomeA SGR. Il fondo, che vanta Rating Blockbuster (B) FundsPeople, può investire fino al 100% del portafoglio in strumenti obbligazionari di emittenti sovrani e societari, anche di paesi extra-europei, a patto di rispettare due principali vincoli:

  • le posizioni assunte su divise diverse dall’euro titoli sono completamente coperte dai rischi valutari;
  • la duration media del portafoglio tendenzialmente al di sotto dei 36 mesi.

“La diversificazione geografica è uno dei principali punti di forza della gestione. Con i tassi ai minimi storici nelle economie avanzate, assumere un’ottica globale di investimento ci permette di ricercare opportunità e rendimenti positivi anche nel mondo emergente”, spiega Fontanesi. “Questa è una peculiarità non indifferente e certamente differenziante nel panorama dei prodotti obbligazionari con orizzonte temporale di breve termine. Negli ultimi 5 anni il fondo AcomeA Breve Termine ha registrato un rendimento complessivo del 8,8% (1,72% annuo composto) contro lo 0,13% del benchmark (0,03% annuo composto)”. Le performance sono aggiornate al 16 marzo e includono anche la correzione di mercato dell’ultimo mese. 

Il fondo AcomeA Breve Termine rappresenta una risposta per gli investitori individuali e istituzionali caratterizzata da un profilo di rischio contenuto e con un orizzonte temporale di investimento di almeno 12/18 mesi.

Posizionamento nel 2019

“Nel 2019, il posizionamento del fondo era caratterizzato per circa metà del portafoglio da asset liquidi a brevissima scadenza, prevalentemente titoli di stato italiani e obbligazioni senior/senior-preferred di solide banche italiane, e per la restante parte da esposizioni a bond sovrani o quasi-sovrani di importanti paesi emergenti come Turchia, Messico, Sud Africa e Indonesia. Nel 2019, in seguito ai tagli dei tassi della Federal Reserve, la componente emergente del portafoglio ha beneficiato delle condizioni monetarie globali sempre più accomodanti”, spiega il gestore.

Posizionamento per il 2020

“Nel 2020, il tema centrale sul quale i mercati si interrogano è l’impatto economico del coronavirus. Nell’ultime settimane abbiamo assistito ad una corsa verso la sicurezza e ad un ritorno della volatilità. Le principali Banche centrali mondiali sono tornate nuovamente in modalità “Whatever It Takes” per sostenere l’economia globale dagli impatti del virus. Il verificarsi di una recessione potrebbe ancora favorire l’universo obbligazionario a discapito degli asset di rischio. La strategia del fondo rimane improntata sul posizionamento in strumenti liquidi a breve scadenza e sulla ricerca di rendimenti positivi in emittenti caratterizzati da interessante rapporto tra fondamentali e contesto di mercato”, conclude Vittorio Fontanesi