In occasione dell’assemblea degli associati dell’Associazione Italiana Private Banking sono stati presentati i risultati del 2023 e le prospettive per l’anno in corso.
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Masse per 1.101 miliardi di euro, con una crescita a due cifre (+11,2%). Nel 2023 il private banking ha proseguito la sua corsa in netto distacco rispetto agli altri operatori (+2,4%) grazie a una raccolta netta in aumento del 3,8% (+0,4% altri operatori) e un contributo positivo dei mercati finanziari del 6,5% (+2,4% altri operatori). Non solo: le prospettive 2024 vedono un aumento degli asset a 1.184 miliardi. Risultati e attese nel settore del private banking sono stati tracciati in occasione dell’assemblea degli associati 2024 dell’Associazione Italiana Private Banking (AIPB) che si è tenuta a Milano il 23 aprile, elaborati in collaborazione con Prometeia. Nel I trimestre 2024, poi, il settore ha continuato a crescere “pur in presenza di un tasso di crescita del risparmio ancora ampiamente al di sotto delle sue medie storiche”, commenta Andrea Ragaini, presidente AIPB.
La percentuale di ricchezza investita dalle famiglie private (al netto della liquidità detenuta in conti e depositi), d’altronde, si conferma elevata: “86,3%, ampiamente al di sopra della media degli altri operatori che si ferma al 49%”, continua il presidente. Questi risultati si collocano in uno scenario a due velocità, in cui in cui l’economia USA dovrebbe crescere a un tasso superiore a quello dell’area euro e dell’Italia (PIL USA +2,4% vs +0,5% UEM vs +0,7% ITA) e l’inflazione è prevista in diminuzione, ma con intensità e tempi differenti fra le aree geografiche. Su tutto, il principale fattore di rischio: la situazione geopolitica.
Prospettive 2024
Come anticipato, e in continuità con il 2023, anche quest’anno l’industria prevede di mantenere un tasso di crescita positivo con un tasso del +7,5% (contro il 2,1% degli altri operatori), in linea con la tendenza storica registrata negli ultimi nove anni (variazione media annua +4,8% PB vs +1,5% altri operatori).
A supportare questa crescita, l’allocazione più concentrata sugli investimenti finanziari, che arriva a colmare, quasi totalmente, l’effetto negativo dei mercati registrato nel 2022 (+3,9% di contributo positivo dei mercati finanziari nell’anno). Pur restando sostanzialmente stabili, l’andamento dei flussi testimonia la capacità dell’industria del private banking di attrarre nuova raccolta (+3,6%), a livelli sensibilmente superiori rispetto agli altri operatori (+0,5%).
Portafogli, più attenzione a fondi e gestioni patrimoniali
Nel 2024 si prevede un leggero rallentamento del processo di ricomposizione dei portafogli private verso l’amministrato registrato negli ultimi anni. Sebbene quest’ultimo continui a essere il comparto favorito (+14,1% a/a), sulla scia di tassi di interesse ancora elevati, sono previsti in crescita anche fondi comuni e gestioni patrimoniali (+7% a/a), e prodotti assicurativi (+4,3% a/a), mentre la liquidità resta sostanzialmente stabile (-0,5%).
In termini di composizione del portafoglio, il risparmio amministrato arriva a una quota vicina al 32% dei portafogli: dieci punti in più rispetto a settembre 2022. L’impatto di questa impennata ha influenzato sia l’allocazione sul gestito, previsto in consolidamento al 35% (la quota media degli ultimi cinque anni è di circa il 38,5%), sia sui prodotti assicurativi (passati negli ultimi dieci anni dal 16% a un massimo del 23% a fine 2022, per tornare al 19,4% nel 2024). La restante parte, relativa alla liquidità e ai depositi, è prevista nel 2024 ai minimi storici (13,7%) contro il valore massimo (circa 18%) raggiunto a settembre 2022.
Nell’anno in corso i nuovi flussi di ricchezza sono indirizzati in prevalenza verso i titoli (amministrato +9,9%), ma anche verso fondi e gestioni patrimoniali (+1,7%). Nel 2024 l’effetto flusso contribuirà per circa il 70% alla crescita complessiva del comparto amministrato, con i rendimenti sui titoli a tasso fisso che resteranno interessanti per gli investitori. Per fondi comuni, gestioni patrimoniali e prodotti assicurativi la tendenza è opposta: rispettivamente il 74% e il 90% del contributo alla crescita arriverà dall’effetto dei mercati.
Le attività del 2023
L’Assemblea è stata anche occasione per sottolineare il lavoro di ricerca, l’attività istituzionale e l’offerta formativa che AIPB ha ulteriormente sviluppato nel corso dell’anno. “Le linee strategiche che hanno indirizzato le diverse attività svolte dall’associazione – commenta Antonella Massari, segretaria generale AIPB – si possono riassumere nel: valorizzare il private banking come attore della crescita del Paese; studiare l’evoluzione strategica del settore; mantenere un dialogo costruttivo con le istituzioni per una sempre più efficace regolamentazione; offrire servizi innovativi per gli associati; impegnarsi a fare dell’ufficio studi un riconosciuto think tank sugli investimenti privati e sulla consulenza; contribuire alla creazione di una nuova generazione di professionisti e rafforzare le competenze, attraverso AIPB Schola, di chi già lavora nell’industria”.