Alla ricerca di private banker in Banca Finnat

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Dell's Official, Flickr, Creative commons

Una crescita delle masse totali a 17,9 miliardi nel 2020 (dai 15,7 miliardi del 2017) e un incremento nel numero dei private banker di oltre 30 unità. Banca Finnat lancia il suo nuovo piano industriale per il triennio 2018/2020 e lo fa puntando ad un utile netto di oltre 6 milioni di euro a fine del prossimo triennio.

Il Consiglio d’amministrazione della banca ha infatti approvato alcune linee guida in merito al raggiungimento degli obettivi. Tra questi il rafforzamento del ramo private con un incremento delle masse e uno sviluppo della raccolta gestita attraverso l’inserimento di nuovi private bankers con seniority medio alta ed il rafforzamento, anche nell’area Nord Italia, proseguendo nell’attuazione della strategia avviata nel 2017. Nello specifico l’entità si propone di aumentare il numero di professionisti dagli attuali 43 ai 67 nell’arco del triennio in questione. Inoltre il piano si prefigge di mantenere il margine di interesse, anche con un aumento dei volumi medi, tale da supportare la crescita del private banking, mantenendo un limitato profilo di rischio.

Aumentare l'attività delle controllate

Altro focus riguarda i servizi rivolti alla clientela corporate e istituzionali per i qualsi la banca puna a sviluppare dei servizi per emittenti quotandi e quotati  e l’attività di consulenza. Inoltre Banca Finnat aumenterà anche le attività della Man.Co lussemburghese (NATAM Management Company), attraverso l’offerta di servizi di natura amministrativa, di controllo, di governance e di gestione a SICAV, sia in ambito UCITS che AIFMD, e le partneship con gestori terzi per l’offerta di servizi amministrativi e di intermediazione. Infine il piano prevede di consolidare la posizione di leadership della società di gestione immobiliare InvestiRE SGR che conta anche quattro fondi immobiliari quotati. L’idea infatti è quella di lanciare nuovi prodotti e consolidare i fondi esistenti, ma anche di ampliare le linee di business in settori come il real estate private equity, bancario, RSA, previdenziale e assicurativo.