AllianceBernstein, azionario USA: titoli di qualità e beneficiari dell'inflazione per navigare l’incertezza attuale

Kurt Feuerman News
Kurt Feuerman, foto concessa (AllianceBernstein)

Inflazione elevata e persistente, stretta delle banche centrali e il peggioramento del quadro geopolitico per la guerra in Ucraina. Questi i principali fattori di rischio per gli investitori nell’attuale contesto di mercato. E tra gli addetti ai lavori inizia a serpeggiare il timore di un rallentamento della crescita globale e dell’arrivo di una fase di recessione. Ma secondo Kurt Feuerman e Anthony Nappo, Co-CIO e gestori del fondo con rating FundsPeople AB Select Absolute Alpha Portfolio di AllianceBernstein, le opportunità di rendimento sull’equity USA non dovrebbero mancare. “Il mercato azionario statunitense continua a offrire agli investitori, soprattutto a quelli con un orizzonte d'investimento a lungo termine, un'esposizione a imprese di alta qualità con forti bilanci, flussi di cassa resilienti e un buon potenziale di crescita”, osservano. Anche se i due esperti ammettono che, nonostante i fondamentali aziendali rimangano solidi, i rischi nel mercato sono aumentati notevolmente.

Ottimismo per il settore dell’energia

“Crediamo che mantenere un giusto mix di titoli di qualità, affiancati da beneficiari dell'inflazione, sia un buon modo per navigare nell'attuale contesto di mercato incerto”, continuano i due esperti. Tra i settori su cui si focalizzano, individuano delle opportunità nel settore dell'energia. “Sono guidate da condizioni di domanda e offerta ristrette derivanti da anni di sottoinvestimenti, combinate con valutazioni interessanti e ritorno di capitale”, spiegano. “La crisi Russia/Ucraina ha inoltre acceso un faro su un’altra questione, ovvero il tema dell'indipendenza energetica che i Paesi occidentali dovranno lottare per ottenere, proseguendo sulla strada di un futuro rinnovabile”, spiegano.

Cautela sui consumi

Nel complesso, secondo i due esperti le pressioni inflazionistiche possono portare a una contrazione della spesa dei consumatori, per il sopraggiungere di un periodo di aggiustamento che tuttavia a loro avviso l'economia USA può gestire. Di conseguenza hanno ridotto l'esposizione ai titoli legati ai consumi per riflettere la loro visione più cauta. Un altro aspetto che mettono in risalto è tendenza alla de-globalizzazione, che i rischi geopolitici e le sfide della catena di approvvigionamento sorte in seguito alla pandemia hanno stimolato. A questo si aggiunge la stretta della Fed che esercita una pressione al rialzo sul dollaro Usa. “Questo potrebbe mettere in discussione i guadagni delle imprese multinazionali, alle quali abbiamo iniziato a favorire quelle nazionali”, affermano. “Ne sono esempio le banche regionali che sembrano attraenti, dato che le valutazioni rimangono basse, c'è il potenziale per un eccellente ritorno di capitale e beneficiano di tassi d'interesse e inflazione più alti”, osservano.

Modifiche al portafoglio

L’AB Select Absolute Alpha è basato su di una strategia Long/Short che punta a mantenere l'esposizione al mercato azionario ma con una volatilità inferiore, “il che è importante per fornire un migliore percorso di performance, una mitigazione dei ribassi e una crescita continua del capitale nel tempo”, dicono. Seguendo l’approccio flessibile che contraddistingue il fondo, i gestori hanno apportato alcune modifiche al portafoglio in risposta ai cambiamenti macro alla fine del 2021 e all'inizio del 2022. “A dicembre, per esempio, abbiamo modificato le nostre posizioni nel settore finanziario e aumentato quelle nel settore energetico”, illustrano. “Queste mosse hanno dato al portafoglio una maggiore esposizione ai fattori pro-inflazione”, ammettono. In risposta allo scoppio della guerra in Ucraina, invece, i gestori hanno ridotto leggermente l’esposizione ai viaggi e alle banche sensibili ai tassi e aumentato il peso di settori nazionali, compresa la difesa. “A fine febbraio, abbiamo anche iniziato ad aumentare le nostre partecipazioni tecnologiche. È importante notare che il portafoglio è sottoesposto alle sacche speculative di crescita, un'area del mercato che ha subito una pressione estrema in risposta alla prospettiva di un aumento dei tassi di interesse”, spiegano.

Infine verso la fine del trimestre i due gestori hanno inoltre ridotto la loro esposizione azionaria lorda e aumentato la liquidità, coprendo anche alcuni degli short. “Dobbiamo riconoscere che, anche se a lungo termine rimaniamo costruttivi, le probabilità di una recessione sono aumentate a causa dello scontro tra forze geopolitiche e macro”, commentano. “Di conseguenza, vogliamo mantenere la flessibilità per ridurre ulteriormente l'esposizione di fronte a un'ulteriore volatilità del mercato o per aumentare l'esposizione se le condizioni migliorano”, concludono.