I mercati stanno attraversando una fase di elevata incertezza per il restringimento delle politiche monetarie delle banche centrali per contrastare un’inflazione che non si osservava da decenni. Negli Stati Uniti hanno subito un forte impatto negativo per questo mix di fattori avversi, incassando il peggior semestre dagli anni Settanta. Stessa sorte per i listini europei, che hanno sperimentato i peggiori primi sei mesi dal 2008. All’inflazione elevata e ai violenti rialzi dei tassi si aggiunge per il Vecchio Continente il peso della guerra in Ucraina, con tensioni geopolitiche che sembrano destinate a continuare. “In questo panorama, il mese di giugno è stato particolarmente impegnativo per i mercati finanziari, con un alto livello di volatilità, a volte anche intraday”, analizza Edoardo Alonzo, responsabile sviluppo Italia & Ticino di Trusteam. “Se all'inizio del mese i timori si concentravano sulle aspettative di inflazione”, continua Alonzo, “alla fine sono state le prospettive di una forte contrazione economica a guidare i mercati”, spiega il professionista che, nonostante i venti sfavorevoli, intravede delle interessanti opportunità per il fondo Trusteam Optimum.
Caratteristiche del fondo
L’obiettivo della strategia multi-asset lanciata da Trusteam nel 2002 è di investire nelle aziende europee più orientate alla soddisfazione del cliente, individuate tramite un metodo proprietario. Il processo di investimento da origine a un portafoglio prevalentemente di obbligazioni investment grade. Per generare una performance aggiuntiva, la strategia utilizza tre ulteriori fattori: obbligazioni convertibili (fino al 10% del patrimonio); obbligazioni high yield (fino al 20%) e azioni (fino al 15%). Il tutto però sempre tenendo conto della volatilità del fondo che ha un target del 3% su 5 anni. “Sebbene Trusteam Optimum non è un fondo “puro” IG, la relativa contenuta esposizione massima di questi comparti che vengono utilizzati come dei motori stabili con l’obiettivo target della volatilità di tutto il fondo, fan sì che Trusteam Optimum non dovrebbe necessariamente essere visto come un fondo di allocazione” continua Alonzo. Infine, il fondo ha una forte vocazione ESG, essendo classificato come articolo 8 secondo il regolamento SFDR e avendo ottenuto il label SRI del Governo francese.
Una finestra di opportunità
Ritornando all’attuale scenario di incertezza economica, Trusteam ritiene che i mercati obbligazionari abbiano reagito in modo eccessivo al forte slancio economico degli Stati Uniti e dell'Eurozona: “Il rendimento francese a 3 anni è salito di 150 pb dall'inizio dell'anno, raggiungendo l'1% a fine giugno, e allo stesso tempo gli spread creditizi si sono allargati violentemente”, illustra Alonzo. “L'iTraxx Cross-Over a 5 anni ha toccato i 600 pb nella prima metà del 2022, un livello vicino ai massimi raggiunti durante la crisi del COVID del 2020 (707 pb)”, continua. “Tutte le classi d'investimento hanno risentito di questi movimenti, ma tutti i comparti del fondo Trusteam Optimum hanno resistito rispetto ai rispettivi indici”, sottolinea l’esperto che elenca: “Il comparto obbligazionario ha registrato un calo del 9,45% nel periodo YTD, al 30 giugno, rispetto ai rispettivi cali del -13,5% per l'iBoxx € Corporate BBB e del -13,4% per l'iBoxx € Liquid High Yield TR nello stesso periodo; al 30 giugno il portafoglio azionario era in calo dell'11,98% YTD, rispetto a un calo del 19,6% per l'Eurostoxx NR EUR; infine, il portafoglio dei convertibili del fondo è sceso del 14,7% nello stesso periodo, mentre l'indice Exane Convertible ECI Euro Zone è sceso del 18,6%”.
Secondo la view di Trusteam, nonostante sia probabile che il mercato obbligazionario rimanga febbrile finché non si preveda un picco dell'inflazione in Europa, i tassi a lungo termine sono attualmente meno a rischio di quelli a breve “Queste eccezionali condizioni di mercato hanno portato a quella che riteniamo una rara opportunità di investimento per il Trusteam Optimum”, osservano dalla casa di gestione. “Il rendimento obbligazionario del fondo appare particolarmente interessante con un rendimento attuariale del 4,4%, per una duration stabile da gennaio a 3,3 anni, una sensibilità netta di 2,91 e soprattutto un rating medio di qualità pari a BBB-”, fa notare Alonzo. “Il portafoglio azionario, che storicamente è stato investito al di sotto del 10% (con la possibilità di salire fino al 15% massimo), ha resistito bene grazie a una selezione di titoli difensivi e alla strategia di vendita di call”, dice. “A fine giugno ha registrato una performance annuale di -11,98% rispetto al -19,6% dell'Eurostoxx NR EUR”, spiega.
“Attualmente stiamo perseguendo una strategia d'investimento dinamica sui punti di degradazione grazie a un livello di liquidità e quasi liquidità intorno al 10% a fine giugno”, prosegue il responsabile commerciale. “Infine, la nostra selezione di titoli basata sull’alto livello di soddisfazione dei clienti delle aziende ci sembra più che mai essenziale per navigare in queste acque agitate”, commenta. “Una solida base di clienti fidelizzati permette alle aziende di resistere meglio alle recessioni economiche e di mantenere un buon potere di determinazione dei prezzi in tempi di inflazione”, conclude.