Alpi Hedge, diversificazione e protezione del capitale

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Alpi Hedge, gestito da Guido Alliod, è il prodotto di riferimento di Alpi Fondi SGR. Il fondo, che vanta il rating Consistente Funds People, viene gestito prevalentemente attraverso una strategia di relative value fixed income con un approccio di trading. L’obiettivo del fondo è principalmente quello di conservare il capitale investito e minimizzare le perdite, con drawdown contenuti, target di volatilità massimo del 3% e un obiettivo di rendimento pari all’Euribor a 6 mesi +2-3%. Il comparto ha realizzato performance consistenti dal 2011 (data di lancio), con una volatilità che storicamente si attesta all’incirca all’1,5%. Il team di gestione adotta un approccio quantitativo e poco discrezionale, finalizzato a ricercare inefficienze di breve periodo. “Utilizziamo strategie relative value, così come di event driven e global macro ma in un’ottica di breve/medio periodo. Il comparto ha un track record di sei anni, ma l’esperienza è superiore ai 10 anni se consideriamo che già dal 2004 utilizzavo questo aproccio sulle gestioni patrimoniali”, afferma Alliod. Il fund manager aggiunge: “queste strategie sono valorizzate al massimo in fasi in cui la volatilità e i flussi di mercato sono molto elevati, quando è possibile sfruttare marcate inefficienze di prezzo”.

Strategie di investimento e universo investibile

Il fondo investe prevalentemente in strumenti finanziari di natura obbligazionaria, in media il 90-95% del patrimonio, senza limitazioni in termini di emittenti, emissioni o di rating. L’universo investibile è molto ampio, ma il comparto si concentra esclusivamente su obbligazioni quotate e negoziate su mercati regolamentati, in particolare sui bond finanziari, data l’offerta più ampia rispetto alle obbligazioni industriali e corporate.

Al momento il team di gestione monitora all’incirca 1500-1700 obbligazioni, definendo per ogni strumento di debito un prezzo teorico, che di fatto consente di stabilire il livello di inefficienza.

“La nostra attività ci permette di avere un controllo del rischio molto efficiente. Al fine di definire il peso di ogni emissione o emittente, abbiamo strutturato una matrice in funzione di due parametri: rischio dell’emittente, calcolato con i CDS, e duration. Questo ci consente di definire il parametro di esposizione massima”, spiega il fund manager. La matrice di rischio indica la massima esposizione su un determinato emittente: si tratta di un indicatore dinamico che si aggiorna al variare dei due parametri. Un altro elemento distintivo della strategia di investimento del fondo è quello di concentrarsi sulla parte breve della curva di rendimento: “gli asset che deteniamo in portafoglio sono per il 70-75% con scadenze entro i 2 anni”.

Il fondo può investire anche in strumenti finanziari di natura azionaria, anche se nel limite, stabilito dal CdA, del 10%, e può assumere esposizioni sul mercato dei cambi, anche se in modo contenuto. “Operiamo su obbligazioni in tutte le valute ma l’esposizione è sempre coperta, ad eccezione di una piccola parte discrezionale prevista dal modello”.

Il fondo è caratterizzato da un elevato turnover: “Il comparto è molto attivo con l’obiettivo di ricercare inefficienze di breve periodo”. Il fund manager considera Alpi Hedge un prodotto molto interessante in un’ottica di diversificazione e di protezione del capitale: “comprare Alpi Hedge è come avere il rendimento di un BTP a 10 anni con il rischio del BOT a un mese”.

La duration del comparto viene gestita in modo attivo e generalmente è compresa tra -0,5 e 1. Il fondo presenta un limitato rischio di duration e adotta una strategia di hedging della stessa attraverso future su tassi.