Amundi distribuisce in Italia il fondo Climate Action

Captura_de_pantalla_2019-03-25_a_las_12
Cinzia Tagliabue

Amundi avvia la distribuzione in Italia di un nuovo fondo azionario tematico globale lanciato da CPR AM, società del Gruppo Amundi, in collaborazione con CDP. Si tratta di CPR Invest Climate Action, un comparto lussemburghese focalizzato sul cambiamento climatico. Alexandre Blein e Arnaud du Plessis sono i gestori del fondo.

L’obiettivo di questa nuova strategia tematica è identificare e investire in aziende impegnate a limitare l’impatto del cambiamento climatico, indipendentemente dal settore di appartenenza. I gestori del fondo precisano che “con CPR Invest - Climate Action, cerchiamo soprattutto di investire nelle società più virtuose in termini di transizione energetica, quelle che tengono conto dei rischi climatici nelle proprie strategie e si impegnano a ridurre le proprie emissioni di gas serra (GHG) per limitare l’aumento della temperatura globale al di sotto di 2 gradi Celsius entro il 2100”.

Per identificare le società più avanzate in termini di cambiamento climatico, CPR AM ha stabilito una partnership esclusiva con CDP, un’organizzazione internazionale no-profit (ONG), attore di riferimento per la pubblicazione di dati ambientali divulgati dalle aziende e unico fornitore di tali dati, in conformità con le raccomandazioni della Task Force on Climate-related Disclosures (TCFD) che promuove la ricerca di un equilibrio tra questioni climatiche, strumenti finanziari e risultati economici. CDP detiene il database più completo a livello mondiale di auto-dichiarazioni di dati ambientali, con una copertura di oltre 7.000 aziende nel 2018.

Questa collaborazione innovativa supporta l’impegno di CPR AM nei confronti di tutte le aziende, indipendentemente dalla loro dimensione o attività, in favore della transizione ecologica. Integrando i dati ambientali di CDP, CPR AM potrà valutare la capacità di un’azienda di generare valore economico con una gestione ambientale positiva, due elementi compatibili con gli obiettivi definiti nell'Accordo di Parigi (COP 21).

“Questo fondo offre agli investitori una soluzione di investimento innovativa per affrontare i rischi finanziari legati al clima. La riduzione del riscaldamento globale richiede un’azione collettiva in tutti i settori: privato, pubblico e no-profit”, ha commentato Valérie Baudson, CEO di CPR AM

L’universo di partenza è costituito dall'indice MSCI World All Countries che copre circa 2.800 azioni. Per costruire il proprio universo investibile collegato alla propria strategia tematica, i gestori applicano tre filtri di esclusione che consentono di identificare le aziende più avanzate in termini di cambiamento climatico:

  • Il primo filtro, basato sui rating di CDP, mira a escludere le società con rating diversi da A o B (che presentano la più efficace gestione del rischio climatico), consentendo il reinserimento delle società con rating C che hanno adottato un “Science Based Target”;
  • Il secondo filtro si basa sui rating ottenuti dalle analisi extra-finanziarie di Amundiche hanno l’obiettivo di escludere le aziende con le peggiori pratiche ambientali, sociali e di governance (ESG). Sono escluse tutte le aziende con un rating pari a F o G nel punteggio complessivo o nelle componenti E o G o, infine, in uno dei criteri ambientali;
  • Infine, è previsto un terzo filtro per escludere le società che sono oggetto di controversie ESG.

L’universo di investimento che si ottiene in seguito all’approccio sopramenzionato, pari a circa 700 azioni, riflette le best practice ambientali in tutti i paesi e settori. Successivamente, il team di gestione applica il tradizionale processo di gestione che combina una doppia analisi quantitativa, un’approfondita analisi fondamentale e la gestione del rischio. Il portafoglio finale è composto da circa 60-90 azioni che rappresentano i migliori profili finanziari e climatici.

Laurent Babikian, director of Investor Engagement di CDP Europe, ha commentato: “La trasparenza aziendale sulle questioni ambientali è fondamentale ma queste informazioni devono essere prezzate e integrate dal mercato, per spostare il capitale al ritmo necessario". Cinzia Tagliabue, CEO di Amundi SGR, conclude: “La consapevolezza in materia di cambiamento climatico non solo è cresciuta rapidamente a livello globale ma sta raggiungendo finalmente un nuovo livello di attenzione, perché sta mobilitando governi, istituzioni, aziende e singoli cittadini ad intraprendere azioni concrete per la salvaguardia del nostro pianeta e delle generazioni future”.