Anche la liquidità è un'asset class

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Giorgio Fata

La sfida principale per i fondi multiasset nell’attuale contesto di mercato con bassi tassi di interesse è quella di riuscire ad erogare rendimenti soddisfacenti aggiustati per il rischio, e purtroppo la strada da percorrere è ancora molto lunga.

“Non tutti i fondi multiasset sono riusciti a recuperare le performance negative del 2018” commenta Massimo Siletti, gestore responsabile del fondo multi-asset Alpi Multi-strategy e responsabile delle gestioni patrimoniali di Alicanto Capital SGR. E per quelli che sono riusciti invece a cavalcare il rally di inizio anno le priorità sono diverse. “Ora diventa importante avere un buffer di liquidità, quella che spesso non viene considerata un’asset class e che viene dimenticata, ma che in realtà ha un valore importante. Bisogna stare attenti a come gestirla, la liquidità infatti ha un rischio di perdita certa tra lo 0,3- 0,5%, ma essere investiti, in titoli core europei per esempio, potrebbe portare a perdere di più”, aggiunge.

In un contesto di forte incertezza e in continuo cambiamento la flessibilità è la parola d’ordine. Gianfranco Vittori, responsabile Settore Gestioni Personalizzate e Consulenza Portafogli di Banca MPS predilige infatti tutti quei fondi che riescono a scollegarsi dal bilanciato tradizionale e che sono in grado di mantenere un certo livello di protezione dal rischio downside. “Quando si opera con questa tipologia di fondi è necessario anche diversificare per società, perché ciascuna ha la sua strategia. Questo contribuisce a ridurre la volatilità di portafoglio, poiché ci sono soluzioni che funzionano meglio in determinate fasi di mercato e viceversa. Spesso è difficile individuare i fattori contribuenti alle performance e questo metodo è un’ottima soluzione per diversificare”, spiega il gestore. “Inoltre, nell’ambito della selezione di questa categoria di fondi, occorre dare tempo ai gestori di lavorare, non si può adottare un approccio di breve periodo, bisogna evitare il turn over elevato”, aggiunge.

In un mercato caratterizzato da una correlazione positiva tra molte asset class, diventa essenziale scovare nuovi elementi di diversificazione. Valerio Sullo, membro dell’area Asset Management di Cassa Lombarda li individua nella parte di bond denominata in valute diverse dall’euro. “Oggi i principali diversificatori sono sicuramente i cambi, che implicano però difficoltà nella gestione”, commenta l’esperto. Sottolinea inoltre l’importanza della liquidità, che non solo permette di incassare le performance di inizio anno, “ma ora avrà anche un peso strategico”, dichiara Sullo.