La view di giugno degli esperti della società milanese vede indicazioni invariate rispetto ai mesi precedenti. Si intravvede un rallentamento degli USA (e il primo taglio dei tassi da parte della Fed potrebbe essere anticipato a luglio).
Uno scenario poco mosso, che spinge gli esperti di Anima SGR a non variare le proprie indicazioni di asset allocation su giugno, mantenendo “una view costruttiva sui titoli di Stato core e sui BTP, mentre per l’azionario l’indicazione si mantiene di neutralità e leggermente più positiva per l’Italia”.
Nel consueto flash mensile intitolato, non a caso “L’ultimo canto della cicala?”, si intravvede infatti un primo rallentamento nell’attività di crescita economica negli USA. Un andamento “coerente con le attese su un consolidamento del processo disinflativo nel secondo semestre, nelle varie categorie di beni e servizi”, spiegano gli analisti. A ridursi, nel mese, sono proprio i consumi che, insieme ad altri indicatori, avevano mantenuto solida la crescita oltreoceano e determinato come ormai noto, un’inflazione vischiosa e uno slittamento delle decisioni della Fed in termini di taglio dei tassi di interesse, che secondo gli esperti di Anima (diversamente da altri) potrebbe essere di 50 Pb e potrebbe essere a settembre. “Tuttavia, se i dati macro dovessero mantenere l’orientamento di aprile, l’avvio dei tagli potrebbe essere anticipato già a luglio”, si legge nel documento. Il rallentamento in atto, in ogni caso, non sarebbe prodromico a una recessione, ma ci si aspetta un consolidamento della disinflazione nel corso del II semestre.
Europa, crescita “anemica”
Da questa parte dell’Atlantico, invece, la crescita resta “anemica”: da qui le attese per una sforbiciata ai tassi da parte della BCE già nella riunione di oggi, “per un totale di 75-100 punti base di tagli dei tassi nel 2024”. Ci aspettiamo, scrivono gli analisti, “ Lagarde non si sbilanci su tempistiche e portata del taglio, continuando ad adottare un approccio graduale e a professare una linea di data dependence, anche a causa delle divisioni all’interno del Consiglio direttivo e dell’incertezza sulle scelte della Fed”.
L’economia del blocco si è rivelata un po’ più solida nel primo trimestre dell’anno, ma le dinamiche tra i vari Stati membri sono “disomogenee”: tiene la domanda interna in Francia e Spagna, mentre quella tedesca e italiana è più debole (anche alla luce di un’attività nel settore manifatturiero “debole a causa delle condizioni finanziarie restrittive”). Per cui la SGR milanese invita ancora una volta alla cautela e si attende una riaccelerazione nel secondo semestre.
Contrastanti i dati in arrivo dalla Cina, che registra una produzione industriale più robusta del previsto e un aumento delle esportazioni e, al contempo, un calo delle vendite al dettaglio e della fiducia delle famiglie (depressa per il calo del prezzo delle case).
Asset allocation
Come anticipato, le indicazioni di asset allocation degli analisti di Anima non divergono da quelle di maggio. Tra i governativi ancora approccio costruttivo sui Treasury e sui Bund (anche per la correlazione con i titoli di Stato USA), e anche i BTP “godono di una view positiva, in un contesto di alta propensione al rischio e bassa volatilità e grazie all’extra rendimento rispetto ai titoli governativi degli altri Paesi, oltre che all’effetto favorevole della convergenza macro fra Paesi core e periferici”. Cautela, invece, sui mercati a spread.
Sul fronte azionario, ancora una volta, neutralità e costruttività, con un focus “sulla creazione di alpha, attraverso scelte allocative settoriali e lo stock picking”. In questo contesto, l’Italia vede un’attenzione maggiore verso i titoli finanziari “che restano molto solidi grazie a maggiori entrate da commissioni e margini di interesse resilienti”, mentre i non finanziari al momento sono un po’ sfavoriti “da una base di confronto sfidante e un contesto macroeconomico anemico a cavallo d’anno, in un contesto di volumi deboli e normalizzazione dei prezzi”. Gli esperti si dicono “cautamente ottimisti” e si aspettano un “di mantenere un posizionamento nell’intorno del livello attuale”.