Anima si compra Aletti SGR

Anima
Giorgio Fata

Aletti Gestielle SGR entra in Anima Holding. La società ha perfezionato l’acquisto da Banco BPM del 100% del capitale sociale della SGR, a seguito del soddisfacimento delle condizioni sospensive cui era subordinata l’esecuzione del contratto di compravendita. Anima Holding ha infatti dapprima ottenuto l’autorizzazione all’acquisto da parte della Banca d’Italia, indi dell’assemblea straordinaria degli azionisti (avvenuta lo scorso 15 dicembre) per deliberareun aumento di capitale per un importo complessivo fino a un massimo di euro 300.000.000 (trecento milioni), comprensivo di eventuale sovrapprezzo, mediante emissione di azioni da offrirsi in opzione agli azionisti ai sensi dell’articolo 2441 del codice civile, i cui proventi dovranno essere destinati al rimborso della linea di credito bridge-to- equity concessa per finanziare il pagamento del prezzo.

Dopo la stipulazione di nuovi accordi di distribuzione con Banco BPM nei termini e condizioni di cui al nuovo accordo di partnership strategica stipulato lo scorso novembre tra Banco BPM e Anima Holding, il closing dell’operazione è andato in porto. Il prezzo pagato da Anima Holding a Banco BPM è pari a settecento milioni di euro soggetto ad aggiustamenti; in particolare, ai sensi del contratto di compravendita, Anima Holding riconoscerà a Banco BPM un importo pari al patrimonio netto in eccesso e agli utili di periodo maturati ad oggi e da corrispondersi entro 180 giorni.

L’operazione è stata finanziata da un mix di mezzi propri e di indebitamento bancario e, in particolare, mediante l’utilizzo di una linea di credito a medio-lungo termine concessa da un pool di banche (Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A., BPM S.p.A., Mediobanca Banca di Credito Finanziario S.p.A., MPS Capital Services Banca per le Imprese S.p.A., Intesa SanPaolo S.p.A., UniCredit S.p.A., Credito Valtellinese S.p.A. e Banca Popolare di Puglia e Basilicata S.c.p.A.) per l’importo complessivo di massimi 550 milioni di euro; e di una linea di credito bridge-to-equity concessa da un pool di banche (Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A., Bank of America Merrill Lynch Intl. Ltd., BPM S.p.A., e Mediobanca Banca di Credito Finanziario S.p.A.) per l’importo complessivo di massimi 300 milioni di euro da rimborsarsi con i proventi del citato aumento di capitale.