Arriva il primo PIR di Arca Fondi SGR

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immagine ceduta dall'entità

L'industria del risparmio è in fermento. Da inizio anno sono molte le SGR che hanno annunciato il lancio dei piani indivuali di risparmio, che consentono di azzerare le imposte sui capital gain e di successione. Il primo ad entrare nel mercato italiano porta il marchio di Anima SGR. Si tratta dell'Anima Crescita Italia, lanciato lo scorso 9 gennaio, così come ha spiegato Claudio Tosato a Funds People pochi giorni fa.

Oggi è il turno di Arca Fondi SGR che annuncia un nuovo prodotto, focalizzato nell’investimento della componente azionaria sulle piccole medie imprese italiane, permettendo nel contempo un’ampia diversificazione degli investimenti anche nel mondo obbligazionario. Arca Economia Reale Bilanciato Italia è un fondo comune aperto di diritto italiano, bilanciato obbligazionario, con una soglia minima di sottoscrizione pari a 100 euro e non prevede la distribuzione di proventi. Avrà due classi di quote di cui una PIR. Offre un’asset allocation bilanciata con una componente azionaria intorno al 30% ed una componente di obbligazioni societarie italiane intorno al 50%, con un orizzonte temporale di medio periodo.

Il fondo, non esposto al rischio cambio, investe principalmente in obbligazioni ed azioni negoziate nei mercati regolamentati o nei sistemi multilaterali di negoziazione emessi o stipulati con imprese che svolgono attività diversa da quella immobiliare, residenti in Italia o in stati membri dell’UE con stabile organizzazione nel territorio italiano.

"Arca Economia Reale Equity Italia, attivo da aprile 2015, ha una politica di investimento già conforme alla nuova normativa sui PIR che ci ha permesso di maturare una notevole esperienza negli investimenti nell’economia reale italiana" , ha precisato Ugo Loser, amministratore delegato della SGR. "Il lancio di Arca Economia Reale Bilanciato Italia dimostra che Arca Fondi SGR è sempre in prima linea nell’offrire prodotti d’avanguardia per i risparmiatori. Siamo certi che i PIR sosterranno l’economia reale tramite il risparmio delle famiglie andando a finanziare le piccole/medie imprese di qualità che costituiscono l’ossatura dell’industria italiana”.