Asset management “pilastro fondamentale” nella strategia triennale di Generali

Carlo Trabattoni, foto concessa (Generali)

Perseguire una crescita sostenibile, migliorare il profilo degli utili e guidare l'innovazione. Sono i tre elementi su cui poggia la nuova strategia triennale “Lifetime Partner 24: Driving Growth” approvata dal Cda del Gruppo Generali. E come parte integrante della strategia di crescita, anche alla luce di uno scenario di tassi vicini allo zero, il settore dell’asset management si consolida come altamente strategico per creare diversificazione e garantire profittabilità.

Rafforzare lo sviluppo dell’asset management

Nella gestione degli investimenti, in particolare, Generali comunica l’intenzione di continuare a rafforzare lo sviluppo della business Unit guidata da Carlo Trabattoni (CEO Generali Asset & Wealth Management) ampliando la rosa e la distribuzione dei prodotti. Obiettivo: aumentare le dimensioni del segmento e diventare una realtà di riferimento nella gestione degli asset non solo per le compagnie assicurative del Gruppo, con l’obiettivo di aumentare le sinergie nell’offerta unit-linked, ma anche la relazione verso i clienti terzi da cui si punta a generare ulteriori 100 milioni di euro di ricavi

Obiettivo 1,3 miliardi di ricavi dal gestito nel 2024

Dall’avvio del piano di crescita dell’asset management nel 2018, il segmento è passato da 606 milioni di euro di ricavi a fine 2018 per chiudere il 2021 con una stima di 1.050 milioni. Il target di ricavi al 2024 è invece di 1.300 milioni. Al 30 settembre 2021 gli AuM si attestano a 571 miliardi in crescita rispetto ai 463 miliardi di fine 2018.

Sul fronte del Wealth Management e sulle mosse future di Banca Generali, il Cda rimanda le indicazioni strategiche alla presentazione del proprio piano triennale a febbraio.

Lo sviluppo nel triennio

Guardando alle linee guida per lo sviluppo del prossimo triennio, i punti centrali dell'asset management sono rappresentati dall'espansione nei real asset, gli investimenti nel digitale e il rafforzamento della distribuzione per raggiungere nuovi mercati, in alcune nuove aree di opportunità in Asia così come in Europa. In particolare, poi, il Gruppo punta a rafforzare il percorso sostenibile con la previsione di completare l’integrazione dei criteri ambientali, sociali e di governance (ESG) negli investimenti diretti del portafoglio gestioni separate entro il 2024. In questo ambito l’obiettivo prevede una riduzione delle emissioni di CO2 del suo portafoglio di azioni e obbligazioni societarie pari al 25%; e, sul totale della raccolta, un aumento tra il 5 e il 7% (CAGR) della componente dei premi generati da prodotti a valenza sociale e ambientale.