Asset privati sempre più democratici, nuovo Eltif di Schroders per il retail

Tenani Luca News
Luca Tenani, immagine concessa (Schroders)

Continua a crescere l’interesse degli investitori per i mercati privati, un'asset class sempre più appetibile nell’attuale contesto di bassi rendimenti ed elevata incertezza per l’inflazione, i tassi in rialzo e rischi geo-politici in aumento. E se ne sono accorti gli asset manager, che sono al lavoro arricchire la loro offerta con nuovi strumenti che investono nel comparto. Il potenziale degli asset privati non può essere sottovalutato. Secondo una stima di Preqin dello scorso aprile, il loro valore complessivo crescerà dagli oltre 10 mila miliardi di dollari del 2021 a circa 18 mila miliardi di dollari entro il 2026. L’Italia non è esclusa da questo trend: nel primo semestre 2022, il solo private equity italiano ha registrato una raccolta pari a 1.704 milioni di euro, con 10.863 milioni di euro di investimenti, in forte crescita rispetto allo stesso periodo del 2021 (+139%), come rivelano di dati di un recente studio di AIFI-PwC.

Se in passato gli asset privati, data la loro complessità, erano accessibili solo a investitori istituzionali, negli ultimi anni, grazie all’evoluzione normativa e all’innovazione di prodotto, anche il segmento della clientela retail ha cominciato ad avvicinarvisi. Questa democratizzazione dei private asset è solo all’inizio. Un dato a riguardo: considerando gli Stati Uniti, l’allocazione media in strategie alternative è del 27% nei fondi pensione, mentre si ferma al 5% medio nei portafogli degli investitori al dettaglio.

Secondo Schroders Capital, la divisione di Schroders dedicata agli investimenti nei mercati privati, la via della democratizzazione dei private asset passa di necessità per la creazione di veicoli di investimento nuovi, che vengano concretamente incontro alle caratteristiche degli investitori al dettaglio, ai loro valori e alla user experience che hanno maturato nel tempo con i prodotti di risparmio gestito tradizionali. La sfida per l’asset management è, quindi, quella di capitalizzare le competenze maturate in ambito istituzionale e trasferirle in strumenti adatti a una platea più ampia che offrano: soglie di investimento più basse; maggiore liquidabilità; efficientamento dei costi; struttura regolamentata; attenzione alla sostenibilità e supporto all’economia reale.

In arrivo un nuovo Eltif

Ed è in questa direzione che va la creazione del nuovo Schroders Capital Private Equity ELTIF 2023. Si tratta di una soluzione di private equity conforme all’articolo 8 della SFDR. Attualmente è in corso di autorizzazione da parte delle Autorità di Vigilanza competenti, e sarà presto disponibile anche agli investitori al dettaglio italiani. Secondo i piani della casa di gestione, il prodotto per sua natura dovrebbe contribuire alla democratizzazione dei mercati privati, grazie anche a un investimento minimo ridotto pari a 10 mila euroIl focus del portafoglio è su operazioni di buyout, l’enfasi è sul tessuto imprenditoriale europeo rappresentato da società di piccole-medie dimensioni, spesso a conduzione familiare o di proprietà del fondatore. Ciò secondo l’asset manager permette di accedere a multipli di ingresso interessanti, deployment più veloce, un elevato potenziale di trasformazione delle società e una diversificazione più ampia rispetto alle soluzioni concentrate sui mercati domestici. Infine, essendo inoltre art.8, può contribuire al raggiungimento degli obiettivi di investimento in materia di sostenibilità, grazie ad un’attività di engagement diretta con le aziende private, volta a favorire migliori condotte ambientali e sociali.

“Il difficile contesto socio-economico che stiamo attraversando rappresenta un’ulteriore spinta verso una democratizzazione dei mercati privati. Gli Eltif sono a nostro avviso la via più agevole per accedervi da parte degli investitori individuali, che iniziano a mostrare un certo interesse”, ha dichiarato, Luca Tenani, Country Head Italy di Schroders. “Da un nostro studio emerge infatti che l’86% degli investitori italiani prenderebbe in considerazione la possibilità di investire in asset privati attraverso un Eltif se questa soluzione venisse proposta da un consulente finanziario, in grado di dare loro maggiore sicurezza nell’utilizzare uno strumento che investe in un ambito così sofisticato”, conclude.