Assogestioni, in linea col governo sulle tematiche SRI

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foto: autor @Ibyper, Flickr, creative commons

L'adozione dei criteri ESG è per gli operatori del risparmio gestito un'opportunità per svolgere il proprio ruolo di "good corporate citizen" ma anche uno spazio di innovazione che permette di rispondere ad una domanda emergente di investitori, istituzionali e retail, in linea con l'evoluzione prospettica dei mercati e del contesto normativo". Con queste parole Manuela Mazzoleni, direttore operations e mercati di Assogestioni, sottolinea il valore che oggi i criteri ESG (environmental, social and governance) rivestono per le società di gestione nella valutazione e selezione delle attività oggetto di investimento".

Assogestioni ha, fin dalla sua costituzione, partecipato al Forum per la Finanza Sostenibile e portato avanti il proprio impegno incoraggiando il dibattito e la formazione sia tra le associate, sia tra gli investitori, partecipando alla Settimana SRI, con iniziative ad hoc all'interno del Salone del risparmio ed interventi in sede europea. "I gestori del risparmio svolgono la propria attività quali agenti fiduciari dell'investitore. In quanto tali, nella valutazione delle opportunità e dei rischi di investimento, tengono conto dell'insieme delle variabili finanziarie ed extra-finanziarie che ritengono possano incidere sulle prospettive dell'investimento, ma devono agire in linea con quanto indicato dall'investitore stesso", ricorda anche Mazzoleni. In questo contesto e dal punto di vista dell'azione concreta, Assogestioni appoggia politiche che promuovano da una parte la comprensione e la consapevolezza sui tema di sostenibilità a tutti i livelli - dal piccolo risparmiatore al grande investitore istituzionale - e dall'altra la competenza da parte degli intermediari nella realizzazione di pratiche sostenibili e l'adeguata rendicontazione della propria attività nell'applicazione di criteri ESG all'investimento dei capitali al loro affidati in gestione.

L'attualità del tema è confermata anche dal governo che, attraverso le parole del ministro dell'Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan, durante il suo intervento alla quarta edizione della Settimana dell'Investimento sostenibile e responsabile, lo scorso 5 novembre, ha sottolineato l'importanza di un approccio di lungo periodo nella pratica degli investimenti, a sostegno di uno sviluppo durevole del Paese. Ma il ministro non si è solo limitato a sottolineare la funzione della fiducia e della coesione come fattori abilitanti, ha anche annunciato che il governo si è impegnato allo sviluppo di un programma ambizioso, Finanza per la Crescita, che prevede non solo l'utilizzo della leva fiscale, ma anche interventi volti a migliorare la governance degli investitori istituzionali e la semplificazione del quadro normativo e amministrativo. Lanciando un appello per un confronto con gli operatori.