Assogestioni, settembre chiude con +5,8 miliardi

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foto: vladimir davila, creative commons, flickr

Settembre positivo, ma più tiepido di agosto, per l'industria del risparmio gestito. In base ai dati diffusi da Assogestioni, il mese scorso la raccolta netta del settore ha segnato +5,8 miliardi, dopo +6,2 miliardi in agosto, portando il dato da inizio anno a 43,7 miliardi. Nuovi massimi storici, comunque, per il patrimonio gestito che sale a 1.913,7 miliardi dai quasi 1.910 miliardi del mese precedente.

A trainare la raccolta sono state le gestioni collettive con +5,213 miliardi (dopo +3,78 miliardi in agosto), ascrivibili per la quasi totalità ai fondi aperti (5,212 mld). Le gestioni di portafoglio, per contro, scendono a +581 milioni (da +2,4 miliardi in agosto), suddivisi tra i 164 milioni del retail e i 417 milioni delle istituzionali (da +1,8 mld). Tra i fondi, i flessibili sono i piu' gettonati del mese con +2,3 miliardi, dopo +1,47 miliardi in agosto, davanti agli obbligazionari con 2,2 miliardi dopo 2,4 miliardi. I bilanciati si mantengono agevolmente in territorio positivo con +522 milioni dopo +360 milioni del mese precedente. Si fa più netta, invece, la fuga dagli azionari che chiudono settembre a -678 milioni dopo -76 milioni in agosto. I fondi monetari, invece, riprendono smalto con +888 milioni dopo -417 milioni.

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Quanto alla nazionalità, i fondi di diritto italiano vedono un calo di popolarità rispetto ad agosto, con una raccolta netta di +690 milioni dopo +1,6 miliardi, mentre i fondi di diritto estero raddoppiano a +4,5 miliardi dai +2,1 miliardi di agosto. Tra i gestori, infine, settembre nettamente positivo per la raccolta netta di tutti e tre i big: Generali è a +1,2 miliardi, Intesa Sanpaolo sfiora i 600 milioni e Pioneer è a +1,1 miliardi.