Identificare i criteri per definire il target market dei singoli strumenti di investimento. È stato questo il tema centrale che l’ESMA ha voluto proporrre per individuare i pareri, all’interno delle future modifiche con l’entrata in vigore della MiFID II. La consultazione, chiusa il 5 gennaio, è stata oggetto di dibattito anche in Assogestioni, che ha raccolto i pareri delle associate. La questione risulta delicata, secondo l’associazione, proprio perché le SGR di UCITS e FIA non rientrano nel perimetro MiFID II e questo potrebbe costringere le società a dover gestire modalità di informazione non standardizzate sui differenti strumenti immessi sul mercato. Perciò sarebbe meglio uniformare le regole.
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