Le elezioni Usa e le tensioni geopolitiche tengono il mondo col fiato sospeso. Ma impostare l’asset allocation in funzione dei possibili impatti di eventi complessi e imprevedibili non è il giusto modo di procedere. Quando si cerca di prevedere il futuro, l’errore è sempre dietro l’angolo. Importante invece è ancorare le scelte di investimento a dei punti saldi e ai fondamentali macroeconomici. E oggi questi parlano di un’inflazione sotto controllo, un mercato del lavoro resiliente e lo scenario più probabile è quello di un atterraggio morbido. “È sbagliato fare previsioni di asset allocation in base a dei singoli eventi fuori dal nostro controllo”, avverte Andrea Aurilia Country Head per l'Italia di J.P. Morgan Asset Management intervistato da FundsPeople. Secondo l’esperto il cambio di paradigma è da ricercarsi nel nuovo atteggiamento delle banche centrali. “La Fed ha preso coscienza della necessità di abbassare i tassi. Nell’ambito del suo mandato duale di controllo dei prezzi e della crescita economica, la Fed è stata in ritardo nell’intervenire sull’inflazione, che aveva giudicato erroneamente transitoria. Oggi sembra aver imparato la lezione: sta agendo in modo tempestivo su quella che è la variabile economica del momento, la crescita economica", argomenta l’esperto.
Aurilia (J.P. Morgan AM): "Ogni singolo punto base conta. L’analisi fondamentale è l’elemento essenziale della generazione di alpha"

Andrea Aurilia, immagine concessa (J.P. Morgan AM)
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