Auto elettriche, un megatrend che sta guadagnando slancio

Pedro Palandrani News
Pedro Palandrani, immagine concessa (Global X)

Il mese scorso, l'Unione Europea ha annunciato il divieto di vendita di nuovi veicoli a benzina o diesel a partire dal 2035. Questa decisione accelererà ulteriormente l’adozione dei veicoli elettrici, con l’UE che sta già spingendo per l'installazione di milioni di nuovi punti di ricarica. Diverse case automobilistiche, tra cui Volvo e Ford, si sono già espresse a favore del piano dell'UE.

“Sebbene i veicoli elettrici rappresentino solo una frazione del mercato automobilistico globale, l’adozione sta aumentando velocemente”, avverte Pedro Palandrani, capo della ricerca di Global X. Nel 2021, le vendite di veicoli elettrici hanno raggiunto le 6,6 milioni di unità in tutto il mondo, circa il 9% del mercato automobilistico globale. Nel 2019 rappresentavano solo il 2% delle vendite. Nel quarto trimestre del 2021, i veicoli elettrici a batteria hanno registrato una crescita maggiore di ogni altro tipo di alimentazione, per un totale di quasi 310.000 nuove unità. E la Fiat 500e è stata la full electric più venduta in Germania nel giugno 2022, con quasi 3.000 veicoli venduti (rispetto a un massimo precedente inferiore a 2.000).

Opportunità per gli investitori

“Data questa rapida crescita, non sorprende che quasi tutti i principali produttori prevedano di investire miliardi nei veicoli elettrici: General Motors, Ford, Kia Corporation, Jaguar Land Rover, Mercedes-Benz, Volvo, Volkswagen, solo per citarne alcuni”, dice l’esperto. “Queste aziende stanno costruendo il futuro elettrico dei trasporti e sono ben posizionate per beneficiare della transizione in corso”, continua. “Nel maggio 2022, ad esempio, l’ad di Volkswagen Herbert Diess ha dichiarato che l’attività dell’azienda nel settore della mobilità elettrica sarà redditizia come quella dei motori a combustione almeno due o tre anni prima rispetto a quanto stimato in precedenza”, evidenzia.

Inoltre, secondo l’analisi di Global X ci sono anche significative opportunità di crescita per le aziende che si occupano delle infrastrutture di ricarica, come le stazioni per le auto elettriche e quelle per il rifornimento di idrogeno. “Il panorama in questo caso è molto disomogeneo: appena tre Paesi - Germania, Francia e Olanda - rappresentano il 69% di tutti i punti di ricarica nell'UE”, spiega Palandran. “Pertanto, il raggiungimento degli obiettivi di elettrificazione richiederà una significativa accelerazione in questo senso in tutta la regione”, dice.

Per l'Unione Europea, attenersi al suo piano di elettrificazione della mobilità sarà essenziale per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di neutralità climatica. Nell’Unione, infatti, il settore dei trasporti è responsabile di circa un quarto delle emissioni totali di gas serra, con il trasporto su strada che rappresenta la quota maggiore di emissioni all’interno del settore: circa il 72% nel 2019, con le automobili responsabili del 61% delle emissioni totali del settore trasporti.

“In tutta la filiera, i mercati europei si stanno già muovendo verso un futuro basato sull'elettrificazione”, analizza Palandrani. “Per gli investitori interessati al megatrend della mobilità elettrica, questa decisione rappresenta un passo avanti decisivo, che offre opportunità lungo tutta la catena di approvvigionamento”, conclude.