Azimut lancia il primo fondo italiano dedicato alle infrastrutture sociali

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Andrea Cornetti, AD, Azimut Libera Impresa SGR

Azimut, presenta il nuovo fondo chiuso di investimento Infrastrutture per la Crescita-ESG (IPC) istituito presso Azimut Libera Impresa SGR. Si tratta del primo fondo di investimento ad impatto in infrastrutture che generano una crescita positiva sull’economia, l’ambiente e rispettano elevati standard di sostenibilità sociale, ambientale e di governance.

Il fondo, che ha ricevuto l’autorizzazione alla commercializzazione da Consob e ha un obiettivo di raccolta di 1 miliardo di euro, avrà una durata di 14 anni ed è riservato a investitori istituzionali quali fondi pensione, casse di previdenza, fondi sanitari, assicurazioni e fondazioni. L’iniziativa è guidata da Andrea Cornetti, entrato in Azimut Libera Impresa pochi mesi fa per sviluppare il progetto dopo diversi anni in cui ha ricoperto il ruolo di direttore generale e consigliere di amministrazione di Prelios Sgr.

Il lancio di IPC rappresenta un ulteriore tassello della strategia di Azimut negli investimenti alternativi, inaugurata anni fa e rafforzatasi con la creazione di Azimut Libera Impresa, la SGR specializzata in investimenti illiquidi nei private markets, ambito in cui la Società ha raccolto sino ad ora oltre 1 miliardo di euro ed effettuato circa 300 investimenti. Accanto ai team dedicati al private equity e al private debt si è affiancato il team specializzato nel real estate coordinato da Cornetti che conta 4 professionisti tra i quali Massimo Diotallevi e Massimo Dominici.

Il Fondo Infrastrutture per la Crescita è dedicato agli investimenti nel settore delle infrastrutture sociali, che costituiscono una grande opportunità per gli investitori con rendimenti molto interessanti e rischiosità contenuta in una fase di trasformazione epocale, con un approccio di impact investing, per contribuire a soddisfare le esigenze della collettività, degli investitori e del Paese, supportando la crescita economica e il benessere sociale delle persone in tutte le fasi della vita, affrontando e prevenendo i grandi cambiamenti strutturali derivanti dalla trasformazione sociale, tecnologica, dalla globalizzazione e dai cambiamenti climatici e ambientali.

“Obiettivo del Fondo è quello di generare una crescita positiva sull’economia, sull’ambiente e sulla società con un approccio ESG, per realizzare una redditività di lungo periodo con distribuzioni periodiche a favore dei sottoscrittori. In questi mesi l’Italia ha attraversato una crisi complessa con ampie ripercussioni, con il Fondo IPC rispondiamo tempestivamente alla necessità dei grandi investitori di veicolare risorse e investimenti per il rilancio ed il sostegno del Paese”, spiega Andrea Cornetti, amministratore delegato RE e Infrastrutture di Azimut Libera Impresa SGR.

Il fondo investirà, anche attraverso importanti interventi di rigenerazione urbana, in quattro tipologie di infrastrutture sociali: la cosiddetta White & Silver economy e benessere con le strutture mediche, di assistenza per anziani, di riabilitazione e impianti termali; le strutture relative alle nuove forme di abitare, come lo student housing e il senior housing; le strutture dedicate ai giovani, come le scuole, i centri di formazione, laboratori, parchi didattici e strutture lavorative di nuova generazione; infine nel campo dell’ambiente e della società i target di investimento saranno attinenti al ciclo delle acque e dei rifiuti, gli impianti sportivi, le strutture civiche, quali tribunali, carceri e caserme da riqualificare, le strutture logistiche e di mobilità sostenibile ma anche le infrastrutture digitali come data center e infrastrutture tecnologiche.

Il fondo IPC è uno strumento strutturato con il duplice fine di ottenere obiettivi di ritorno finanziario e risultati di impatto. Sul fronte economico-finanziario offre una limitata volatilità grazie a una domanda anelastica perché legata a necessità primarie, una diversificazione garantita dalla dimensione media degli investimenti, dalla localizzazione degli stessi (previsti su tutto il territorio italiano), da flussi di cassa stabili nel tempo, garantiti dalle locazioni di lungo periodo.

Gli obiettivi ESG del fondo identificati sulla base di 8 dei 17 obiettivi SDG (Social Development Goals) fissati dalle Nazioni Unite sono definiti con la consulenza scientifica specialistica della School of Management del Politecnico di Milano e di Human Foundation che supporteranno uno specifico organo del Fondo, il Comitato Tecnico, nell’analisi degli Obiettivi e dei Risultati di Impatto ai fini della loro approvazione. Sul fronte sociale, il Fondo ha l’obiettivo di migliorare l'accessibilità ai servizi per la comunità quali l’istruzione, l’assistenza, l’edilizia abitativa, la mobilità sostenibile. Gli investimenti saranno supportati da meccanismi di governance che tuteleranno il raggiungimento degli obiettivi sociali e l’impatto sull’ambiente verrà perseguito attraverso interventi mirati a ridurre l’inquinamento e il consumo di risorse. Gli investimenti del Fondo potranno prevedere, oltre ai rendimenti, impatti sociali diretti per gli investitori, la cui categoria di riferimento potrà trarre vantaggio dagli investimenti effettuati dal Fondo per beneficiare di forme di welfare integrato (es. agevolazione per gli iscritti).