Banca depositaria, una presenza obbligata per i nuovi fondi pensione

panch
foto: autor mariateresa Toledo, Flickr, creative commons

Viene dalla normativa del risparmio gestito e ora è obbligatoria per i fondi pensione di nuova istituzione e anche per quelli preesistenti in caso di gestione convenzionata. Si tratta della presenza della banca depositaria. Le forme previdenziali italiane, in altre parole, oltre al ruolo interpretato dalla Vigilanza (ministero del Lavoro, ministero dell’Economia, Covip), prevedono nel proprio schema di funzionamento la sua presenza. Questa norma non è presente a oggi negli altri Paesi in Europa. In Inghilterra e nei Paesi Bassi non c’è obbligo di prevederla mentre in Italia c’è l’obbligatorietà anche per le casse di previdenza nella disciplina sui limiti di investimento e conflitti di interesse che è stata in pubblica consultazione fino allo scorso 5 dicembre. Occorre però chiarirsi su quale sia la funzione della banca depositaria.

Ha sottolineato il Mefop di recente che: “la sua presenza costituisce un efficace presidio a tutela degli aderenti”. Gli investimenti, insomma, sarebbero più tutelati dato che “i versamenti raccolti dal fondo pensione restano presso la banca depositaria che provvede ad effettuare le operazioni di compravendita relative all’attività di investimento, seguendo le disposizioni dei gestori, sulla base delle modalità previste dalla convenzioni stipulate con il fondo”. E, andando nel dettaglio, la previsione obbligatoria di un deposito presso la banca depositaria risponde a criteri di separatezza contabile, differenziando i possibili rischi di custodia delle risorse del fondo pensione rispetto all'attività di gestione, oltre che a principi di correttezza e di trasparenza amministrativa.

È bene ricordare, poi, che banca depositaria e gestore finanziario del patrimonio del fondo pensione devono essere soggetti distinti. Il ruolo però non è solo passivo. La banca depositaria ha anche il compito di garantire la conservazione del patrimonio del fondo, eseguire gli ordini impartiti dai gestori dopo aver esaminato la conformità alla legge, allo statuto o alle prescrizioni degli organi di vigilanza. Svolge poi un servizio di rendicontazione sui movimenti, sulla consistenza e sulla composizione del portafoglio. I doveri che competono alla banca sono: obblighi di custodia attiva, controllo di legittimità delle operazioni, regolamento delle operazioni, informazione nei confronti dell’autorità di vigilanza rispetto alle irregolarità riscontrate. E ancora, controllo di legittimità e di conformità alle fonti istitutive e agli statuti dei fondi e alle linee di gestione degli stessi, come definite nelle convenzioni di gestione.