Banca Generali cresce e punta sul ‘private’

Gian_Maria_Mossa
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In occasione del MiFID Day tenutosi ieri a Londra, Banca Generali ha illustrato i punti salienti del suo modello di servizio, pronto a cogliere le sfide derivanti dall’imminente arrivo di MiFID II, e ha fatto il punto sulla propria strategia di crescita per il quinquennio. Quello appena trascorso è stato un semestre all’insegna della crescita per Banca Generali. L’entità ha raccolto da inizio anno 3,82 miliardi di euro (a giugno sono stati 620 milioni i nuovi flussi confluiti interamente verso le soluzioni di risparmio gestito), registrando così un incremento del 31% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Risultati solidi che hanno portato a una revisione al rialzo delle attese di raccolta netta per il 2017 a 5/5,5 miliardi di euro mentre le masse gestite al 2021 sono state stimate a 70 miliardi e si prevede che i prodotti d’investimento (contenitori fiscali e nuova sicav) raggiungano un obiettivo superiore al 30% del totale amministrato, raddoppiando dai 10 miliardi attuali.

Attraverso le parole del suo amministratore delegato e direttore generale, Gian Maria Mossa, Banca Generali ha fatto sapere di voler offrire un modello sempre più ‘banca private’, puntando sulla consulenza per la protezione del patrimonio, il controllo del rischio e la diversificazione di prodotto in funzione degli obiettivi che anticipano le linee guida di MiFID II. “Il modello di servizio”, si legge in un comunicato diffuso dall'entità, “segue la tendenza affermata sul mercato italiano di consulenza non indipendente nel pieno rispetto della nuova normativa”.

Accanto alla consulenza finanziaria la banca ha introdotto un’advisory evoluta in grado di offrire servizi distintivi di wealth management con meccanismi di pricing (tradizionale, fee on top o fee only) coerenti con le indicazioni della normativa. “Abbiamo allargato il concetto di ‘advisory’ a tutti gli ambiti patrimoniali, a partire dalle soluzioni gestite che rafforzano la diversificazione e la protezione dei portafogli, e abbiamo arricchito il valore della consulenza mettendo a disposizione delle famiglie servizi evoluti di wealth management e nell’analisi del rischio”, ha commentato Mossa.

Non manca, tra i nuovi obiettivi fissati dall’entità, un piano di trasformazione digitale. Dopo il lancio di strumenti come la piattaforma di advisory BGPA per la sua rete di professionisti, le iniziative già avviate da Banca Generali prevedono tra le altre cose “una revisione dei processi bancari con l’obiettivo di instaurare un nuovo modello relazionale che passi da un sistema di processi verticali a un processo E2E”.