Banca Generali lancia nuovi servizi di assistenza al patrimonio

Gian_Maria_Mossa
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L’approvazione lo scorso giugno del provvedimento ‘Dopo di Noi’ che introduce il sostegno e l’assistenza alle persone con grave disabilità dopo la morte delle persone che li accudiscono rappresenta una svolta importante poiché regola le disposizioni per garantire autonomia e inclusione sociale a chi altrimenti ne sarebbe privo. La legge promuove dunque una serie di agevolazioni e detrazioni, oltre a strumenti in grado di realizzare un vincolo di destinazione sui beni, così da costituire un patrimonio separato “protetto” che beneficia di misure e agevolazioni per la finalità cui sono disposti: ovvero la cura e il supporto di persone senza famiglia o impossibilitati ad aiutarli.

Per stimolare il nuovo provvedimento il Governo ha messo a disposizione anche un fondo da oltre 190 milioni con disposizioni dalle Regioni per progetti come il co-housing o progetto su misura d’assistenza alla disabilità. Ma tra le novità più rilevanti c’è anche il pieno riconoscimento del Trust come strumento idoneo a queste disposizioni. «Nel trust viene trasferita la proprietà a un fiduciario (il trustee) che ha l’obbligo di gestirla in modo conforme a quanto stabilito  nell’atto istitutivo, e la sua portata segregativa viene pienamente riconosciuta senza che quindi sia assoggettato a potenziali azioni esecutive di creditori verso il disponente» spiega Sonia Dehò, consigliere delegato di Generfid, fiduciaria di Banca Generali che è in prima linea nelle nuove disposizioni con strumenti e servizi su misura.

Oltre al trust infatti sono stati inseriti nel provvedimento anche altri veicoli in grado di promuovere la funzione di garante ai servizi delle persone con disabilità. Si tratta dei ‘vincoli di destinazione’, che avvengono tramite trascrizione degli atti di destinazione, e i fondi speciali disciplinati con contratti di affidamento fiduciario anche a favore di onlus. "Per godere delle agevolazioni i negozi di separazione patrimoniali devono essere ovviamente redatti in modo conforme alle regole specificando chiaramente gli interlocutori interessati, la forma di grave disabilità, la destinazione del patrimonio in caso di decesso della stessa persona bisognosa, e gli obblighi del gestore", aggiunge Dehò che spiega come sia importante il supporto di una realtà affermata e professionale per rendere efficienti i vari processi e allo stesso semplici nella pratica per il cliente che fronteggia questa necessità per casi familiari.

Il grosso passo in avanti nella legislazione riguarda la rosa di benefici e incentivi fiscali che la accompagna. Questi sono di due tipi: detrazioni sulle spese sostenute per le polizze assicurative ed esenzioni e sgravi nella successione dei beni dopo la morte dei familiari, e nella costituzione di trust o altri strumenti di protezione legale. Questi strumenti (trust, fondo fiduciario) sono esonerati infatti dal pagamento dell’imposta di donazione o di successione, e le eventuali erogazioni liberali sono deducibili ai fini dell’imponibile Irpef/ires nel limite del 20% del reddito complessivo dichiarato e fino a un massimo di 100 mila euro. C’è poi l’esenzione delle imposte di bollo per tutti i documenti correlati al vincolo di destinazione e per gli immobili conferiti appunto al trust o ai fondi speciali è prevista l’applicazione di un’imposta fissa di registro, ipotecarie e catastale.