Baronci (Quaestio): “Investire tout court nei mercati emergenti? Sarà l’obiettivo del 2023”

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Mario Baronci (FundsPeople)

Parlare di mercati emergenti è parlare di qualcosa di molto eterogeneo. Usa la metafora dello stadio Mario Baronci, head of multi asset di Quaestio Capital Management SGR, indicando come i vari tifosi si distribuiscono sugli spalti, “così all’interno dei mercati emergenti ci sono le democrazie, le autocrazie, i ricchi e i poveri”.

Occasione per fare il punto sull’investimento negli Emerging Market l’appuntamento con FundsPeople On Stage “Mercati emergenti: sfide e nuovi scenari” che si è tenuto il 9 novembre scorso presso il Teatro Gerolamo di Milano, nella serie di interviste "In 3 minuti" a margine dell’evento.

Partendo, appunto, dal presupposto di “eterogeneità” lo sguardo di Quaestio sul settore si fonda sul criterio geografico, a cui si somma “un criterio legato a ‘chi ha fatto i compiti’ l’anno scorso in termini di aumenti dei tassi” e la presenza o meno di partite correnti in ordine. La società oggi seleziona “in modo parsimonioso” gli emergenti con una predilezione per tre Paesi (Brasile, Messico e Sud Africa) e per un’area geografica: l’Asia (con l’esclusione della Cina). Tuttavia, sottolinea Baronci “investire tout court nei Paesi Emergenti sarà l’obiettivo del 2023”.