È arrivato il primo via libera della BCE ai capital plan delle due banche senese e genovese. Il board ha approvato i piani presentati dai 13 istituti usciti dal comprehensive assessment con un deficit di capitale. Ma il procedimento non è ancora concluso.
È arrivato il primo via libera da parte della BCE ai capital plan di MPS e Carige. Il supervisory board ha infatti approvato i piani presentati dalle 13 banche che sono uscite dal comprehensive assessment con un deficit di capitale, anche se il procedimento non è ancora concluso. I piani di rientro, infatti, dovranno essere esaminati anche dal joint supervisory e se il concilio di governo non avrà obiezioni in merito, allora arriverà il via libera definitivo. In quel momento partiranno i sei o nove mesi, a seconda dell'origine dello shortfall, a disposizione delle banche per mettere in atto le misure contenute nel piano.
Per quanto riguarda il Monte Paschi, il piano di interventi sul capitale per 2,5 miliardi dovrebbe servire non solo a coprire lo shortfall da 2,11 miliardi emerso dal comprehensive assessment della BCE, ma anche a rimborsare gli 1,07 miliardi di Monti bond ancora in portafoglio. La BCE ha anche il compito di passare al vaglio la richiesta di mitigazione del deficit della banca da 390 milioni. Quanto all’istituto genovese, è scattato il via libera al piano studiato da Banca Carige per colmare il deficit di 814 milioni, che prevede un aumento di capitale da 650 milioni e la cessione di asset.