Il gestore indipendente specializzato in azionario europeo punta sul mercato italiano. L’head of Development Italy Alessandro Curti da Porto presenta le caratteristiche distintive della società e le strategie messe a disposizione degli investitori.
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Un DNA alternativo e un rigoroso processo di analisi fondamentale. Sono queste le capacità chiave di BDL Capital Management, gestore attivo specializzato nell’azionario europeo nato a Parigi nel 2005. La società vanta un solido track record di quasi vent’anni, imperniato sull’esperienza e sulla passione per gli investimenti dei due fondatori: Hughes Beuzelin, presidente, responsabile degli investimenti e portfolio manager della strategia di punta BDL Rempart, e Thierry Dupont, CEO alla guida delle relazioni con gli investitori e dello sviluppo del business. Ex colleghi in Morgan Stanley, i due professionisti hanno deciso di creare il proprio business di gestione patrimoniale a partire dal lancio della strategia long/short BDL Rempart, la soluzione flagship della casa che ad oggi detiene masse per circa 1,1 miliardi di euro. Il fondo BDL Convictions, il secondogenito del gestore, è arrivato nel 2008. Anch’esso gestito da Beuzelin, riprende le convinzioni e le migliori idee di investimento della parte long del portafoglio del BDL Rempart. A oggi le masse gestiste da questo fondo sono di circa 1 miliardo di euro. “La costruzione di una posizione corta impone una robusta disciplina nell’analisi fondamentale. Il metodo rigoroso sui cui poggia il nostro fondo hedge è lo stesso che ci permette di far bene e ottenere performance nel portafoglio long only del BDL Convictions”, spiega Alessandro Curti da Porto, investor relations e head of Development Italy. Curti da Porto ricopre questo ruolo dal 2023, con il mandato di sviluppare il business di BDL Capital Management nel mercato italiano.
Il valore dell’analisi fondamentale
L’altro elemento che contraddistingue il gestore è lo stock picking basato sull’analisi fondamentale. L’obiettivo è selezionare le migliori opportunità al giusto prezzo. Il focus è sulle aziende quotate in Europa con flussi di cassa ricorrenti che operano in mercati redditizi con forti barriere all'ingresso. Un approccio specialistico che ha permesso alla società di navigare diversi contesti di mercato, superando con successo le fasi più complesse degli ultimi vent’anni: la grande crisi finanziaria del 2008, la crisi del debito sovrano europeo del 2012, la Brexit, fino al Covid.
“Disponiamo di un’infrastruttura molto importate di analisi dei fondamentali delle aziende. È composta da un team di 17 analisti, con due analisti per ciascun settore economico. Alla base della selezione dei titoli vi è un lungo e accurato processo di ricerca delle aziende e di analisi dei bilanci. Parte determinate di questo processo sono gli incontri annuali con il top management delle aziende (circa 1.000 durante l’anno). Nel tempo abbiamo stretto solide relazioni con i CEO e i CFO delle aziende dell’universo investibile. Per noi, la qualità della governance di una società è un aspetto cruciale”, spiega Curti da Porto. “Nel nostro imprinting vi è una spiccata attenzione per i business model delle aziende, supportata da periodiche visite sul campo agli stabilimenti delle imprese. Inoltre, collaboriamo con degli esperti esterni, ex top manager di aziende che ci forniscono delle view indipendenti sulle società investibili”, continua. “Il nostro universo di investimento è composto da circa 700-800 titoli, di cui 350-400 sono quelli monitorati costantemente dal team di analisi. Il portafoglio del BDL Rempart ha in media 55 titoli, ripartiti all’incirca a metà tra posizioni lunghe e corte. La parte corta del fondo è gestita in modo molto dinamico e flessibile anche grazie all’utilizzo di panieri fattoriali e tematici e di coperture attraverso opzioni con l’obiettivo di cogliere il potenziale di upside durante i rialzi di mercato, o viceversa di proteggere il capitale nei ribassi”, spiega l’esperto.
Gestore indipendente
L’indipendenza nella gestione in tutte le sue fasi è un’altra caratteristica principe di BDL Capital Management. “Abbiamo sviluppato internamente tutti gli strumenti di analisi del rischio e di gestione delle strategie, senza esternalizzare capacità che riteniamo determinanti a provider terzi. L’analisi ESG è incentrata sul nostro rating proprietario ‘QIRA’, che attribuisce a ciascun titolo in portafoglio un punteggio suddiviso nei tre pilastri E, S e G ed è alimentato da analisti finanziari ed extra-finanziari, che attingono a relazioni annuali e di sostenibilità, a documenti specializzati e a dati esterni. Per le soluzioni alternative, invece, disponiamo di uno strumento interno che monitora il rischio di short squeeze”, spiega l’Head of Development Italy. “Recentemente, la gamma di soluzioni offerte è stata ampliata da due strategie: BDL Transitions, lanciato nel 2019, è un fondo multi tematico Articolo 9 SFDR che ha ricevuto un’accoglienza positiva da parte degli investitori e che da inizio anno sta ottenendo una performance molto buona di quasi il 15% (investendo nelle tematiche Digitale, Salute&Benessere, Mobilità&Infra, Energia&Ecologia e Nuova economia). E il fondo Durandal, un fondo long short quantitativo che si distingue da BDL Rempart per l’approccio “market neutral”, aggiunge Curti da Porto.
Italia nel mirino
Il team di sviluppo del business è composto da 12 figure di cui 10 basate a Parigi, più un professionista basato a Ginevra e uno a Madrid. Alessandro Curti da Porto segue il mercato italiano dalla Francia e si occupa di introdurre il brand di BDL Capital Management nel mercato italiano. “L’Italia è un mercato dall’elevato potenziale, tra i più grandi in termini di masse in Europa. Il target a cui puntiamo è quello dei distributori wholesales. In particolare, intravediamo uno spazio di crescita significativo nelle gestioni patrimoniali. Mentre nel segmento istituzionale il nostro focus è su casse di previdenza, compagnie assicurative e family office”, dice Curti da Porto.
Secondo l’head of Development Italy è un momento favorevole per le strategie alternative e per il mercato azionario Europeo, motivo per cui gli investitori italiani potrebbero beneficiare delle competenze distintive in questo campo di BDL Capital Management. “L’ambiente di tassi più alti, inflazione e incertezze a livello geopolitico crea un’elevata dispersione sui mercati. A ciò si aggiunge la concentrazione della performance in un numero esiguo di titoli, catalizzato dal largo utilizzo di ETF che dirige i flussi verso pochi nomi”, spiega il professionista. “Analizzando lo STOXX 600, ci si trova di fronte a una situazione per certi versi inedita: il 40% dell’indice scambia con un rapporto PE superiore a 20x, mentre il 16% con un rapporto PE inferiore a 8x. Siamo al cospetto di un mercato polarizzato, con più del 50% dei titoli dislocato agli estremi opposti, risultando o molto costoso o sottovalutato e a buon mercato”, osserva. “Di conseguenza ritengo che sia un contesto favorevole per le strategie long/short, con molte opportunità sia per la parte lunga che per quella corta del portafoglio”, prosegue. “Inoltre, il mercato è tornato a guardare ai fondamentali, che è una delle nostre expertise core. Infine, dopo un periodo complesso l’Europa sta ripartendo. Siamo perciò fiduciosi per un ritorno nel corso dell’anno della richiesta di azionario europeo, dopo un periodo caratterizzato da forti deflussi”, conclude.