Bitcoin, bolla o non bolla?

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Antana, Flickr, Creative Commons

Sono molti quelli che diffidano credendo che sia la prossima bolla pronta ad esplodere, eppure la corsa del bitcoin sembra inarrestabile. Al Chicago Board Options Exchange (Cboe) è partito lo scambio di future sulla criptovaluta ed è subito nuovo record. Nel giro di poche ore la sua quotazione ha superato la soglia di 18mila dollari. E mentre a Rovereto ha aperto il primo negozio fisico al mondo dove si possono usare i bitcoin, c’è già chi – come Garrick Hileman del Centre for Alternative Finance dell'Università di Cambridg-  parla di “prima vera valuta globale”. Nel frattempo il mondo si divide tra chi da la voce d’allarme per l’attuale vuoto legislativo e i rischi per gli investitori e chi invece è convinto che si tratti di un’idea vincente. 

Ma è in bolla il prezzo del bitcoin? Ha senso che quoti oltre 15.000 dollari? Il bitcoin sarà la bolla degli anni 2017? o 2020? o 2025? Chi lo può affermare? "Eppure una risposta c'è, bisogna ricorrere alla scienza, e questa volta non statistica o finanziaria ma la scienza legata alla previsione dei terremoti", spiega Daniele Bernardi, CEO di Damian SCF.  Grazie al prof. Didier Sornette che lavora al ETH, università di Zurigo molto nota, nel dipartimento di fisica per la previsione dei terremoti, c'è moltissima letteratura sulla previsione delle bolle finanziarie, con tanto di modelli matematici ed esempi pratici che si possono trovare sul sito dell'ETH. "Una delle evidenze più chiare di quando un mercato finanziario si trova in 'bolla' è la crescita esponenziale dei prezzi", spiega Bernardi,  "che quando diventa insostenibile scoppia come una bolla di sapone e 'vaporizza' i risparmi degli ultimi arrivati che tipicamente pagano per tutti gli altri che sono usciti in guadagno".

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In un grafico logaritmico come il precedente la retta rappresenta una crescita esponenziale, quindi se il mercato cresce più velocemente di tale retta significa che ha una crescita più che esponenziale, quindi insostenibile nel lungo periodo. "Come si può vedere dal grafico però la serie storica del bitcoin nella prima fase della sua vita aveva un tasso di crescita ancora maggiore dell'attuale, che fa pensare che in realtà stia disegnando una crescita (seppur incredibile nei tassi di incremento) tutto sommato sostenibile". Ma Bernardi avverte: "Ciò non significa che io sostenga che una crisi del bitcoin è impossibile e non avverrà, tutt'altro. Ritengo che prima o poi ci sarà una crisi delle cryptovalute che depurerà il mercato dalle numerose ICO che hanno approfittato del momento per drenare liquidità al sistema senza una chiara prospettiva di crescita".

Prezzi ed utenti, una relazione interessante

In questo periodo il tasso di crescita è tornato ad essere leggermente più che esponenziale, ma è sostenuto da una crescita demografica degli utenti (ancora pochi) che si stanno affacciando a questo mondo e che sono stimati in circa 18 milioni, pari a poco più dello 0,2% della popolazione mondiale. Inserendo in un grafico la crescita del numero di wallet attivi (sempre in scala logaritmica) in comparazione con il prezzo del bitcoin si scopre una relazione molto interessante: "La crescita del prezzo è molto aderente al tasso di crescita delle persone che si avvicinano al mondo delle cryptovalute, che conferma la mia tesi che finché ci saranno sempre nuovi utenti che entreranno nel mondo delle cryptovalute, il prezzo è destinato a salire", spiega Bernardi.

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L'esperto poi chiarisce la sua posizione e spiega che "il bitcoin ha alte possibilità di crescere ancora (ovviamente con alti e bassi caratteristici delle serie storiche ad alta volatilità), fintanto che non arriveranno in massa i fondi comuni e i soldi della finanza, a quel punto una crisi con un forte drawdown è molto probabile. Per quando riguarda comprendere il momento ed il valore a cui il bitcoin arriverà prima di avere seri problemi ci stiamo lavorando, utilizzando i modelli del Prof. Sornette per stimare quando i prezzi del Bitcoin aumenteranno talmente da non permettere più alla 'tensione superficiale' di tenere insieme la bolla", conclude.