La società ha deciso di lanciare anche sul mercato europeo, dopo gli Stati Uniti, tre fondi, di cui due ETF, che si concentrano sulle opportunità a lungo termine legate alla tecnologia e all’intelligenza artificiale.
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Si sta per chiudere il 2024 e se si dovessero individuare delle parole chiave per descrivere l’anno, una di queste sarebbe intelligenza artificiale.
È notizia di oggi, come FundsPeople può dare conto in anteprima, che BlackRock ha deciso di ampliare l'accesso degli investitori europei al tema dell’intelligenza artificiale con il lancio di tre fondi, di cui due ETF, che si concentrano sulle opportunità a lungo termine di questo settore.
AI, i numeri della disruption
Non è una novità che il colosso americano ritenga che l’AI sia una delle mega forze in grado di rimodellare l'economia globale, contribuendo ad accelerare le scoperte scientifiche o a creare industrie completamente nuove, presentando, al contempo, un'ampia serie di opportunità di investimento. Guardando alle stime, gli investimenti legati all'infrastruttura dell'AI che comprendono hardware, cloud computing e chip, dovrebbero superare i 270 miliardi di dollari quest’anno, con proiezioni a lungo termine che vanno oltre i mille miliardi di dollari. Allo stesso tempo, come sottolinea BlackRock, le applicazioni basate sull'AI, dagli assistenti virtuali alle soluzioni aziendali automatizzate, sono pronte a crescere in modo sostanziale nel prossimo decennio, offrendo opportunità strategiche agli investitori che cercano innovazione e valore a lungo termine.
Le caratteristiche della nuova suite
La nuova suite AI, composta da tre strumenti, è progettata per offrire agli investitori una scelta tra diversi stili d'investimento e la possibilità di personalizzare la loro esposizione attraverso lo stack AI, la catena del valore che comprende l'infrastruttura, gli strumenti e le tecnologie necessarie per costruire, distribuire e scalare le applicazioni AI.
Nel dettaglio, della nuova suite fa parte il BGF AI Innovation Fund, un fondo comune di investimento gestito dal Team Fundamental Equities Technology Group di BlackRock, che offre un'esposizione globale all'intera catena del valore. Gestito da Tony Kim e Reid Menge, si tratta della strategia azionaria tematica AI di punta. Con sede nella Silicon Valley, il Fundamental Equities Technology Group di BlackRock è composto da 8 professionisti che gestiscono strategie azionarie tecnologiche per 24 miliardi di dollari. “Siamo all'alba di una rivoluzione di intelligence, ricorda Kim, responsabile del Fundamental Equities Technology Group di BlackRock. “Questi fondi possono aiutare gli investitori a cogliere le opportunità di investimento più grandi e trascurate in tutto lo stack dell'AI e delle tecnologie avanzate. La velocità di cambiamento senza precedenti di questa nuova rivoluzione dell'IA pone agli investitori opportunità potenziali uniche”.
Come anticipato, ci sono poi due ETF: l’iShares AI Infrastructure UCITS ETF e iShares AI Adopter & Application UCITS ETF. Questi strumenti offrono un'esposizione mirata alle opportunità emergenti su parti specifiche della catena del valore , che si focalizzano rispettivamente sullo sviluppo iniziale dell'infrastruttura, come i semiconduttori, o sulle applicazioni pratiche, come il riconoscimento delle immagini e il software di traduzione linguistica.
Le potenzialità degli ETF e il mercato del Sud Europa
Su questo, FundsPeople si è potuta confrontare in anteprima con Manuela Sperandeo, head of Europe & Middle East iShares Product di BlackRock di ritorno da New York dopo il lancio della suite gemella solo qualche settimana fa a Wall Street. “L’ETF sta diventando lo strumento preferito dagli investitori per le caratteristiche che tutti conosciamo, la convenienza, l’accessibilità, la trasparenza e la liquidità e questo è un fenomeno che va avanti da tanti anni nel mercato americano. Oggi assistiamo a un’accelerazione di questo trend anche in Europa grazie a catalizzatori, quali ad esempio le trasformazioni nel modello di distribuzione e la centralizzazione dei modelli di costruzione di portafoglio, sempre più basati sull’asset allocation che non sulla selezione del singolo prodotto. Dal mio punto di vista, l’ETF diventa uno strumento che va al di là del singolo indice e che dà la possibilità di accedere a dei temi, che prima erano i megatrend più tradizionali mentre oggi è, appunto, l’intelligenza artificiale”, spiega.
Inoltre, a detta della professionista, quelli di oggi sono lanci ancora più innovativi poiché avvengono di concerto tra strumenti indicizzati e attivi. “Così facendo dimostriamo di avere la flessibilità di lanciare assieme ETF e fondo attivo e coprire tutti i diversi modelli di distribuzione”. Sperandeo mette in luce la collaborazione con Stoxx con la quale BlackRock lavora nel segmento dei tematici ormai dal 2015. “La società ha un’agilità unica dal punto di vista dei dataset, è molto attenta alla personalizzazione e a catturare i dati dei fatturati delle aziende su determinati temi, granulari e precisi per andare a selezionare le società che stanno investendo di più nel tema dell’intelligenza artificiale”. L’ultimo punto che l’esperta ci tiene a mettere in luce è che “abbiamo lanciato due ETF, uno sulle società adopter e l’altro su quelle infrastrutturali, un modo per beneficiare dell’opportunità di investimento nell’IA catturando le ripercussioni che questo tema avrà su tutti i segmenti dell’economia, con l’obiettivo di continuare a espandere l’offerta anche nel corso del 2025”.
Sulla diffusione e il successo degli ETF concorda Luca Giorgi, head of iShares and Wealth Southern Europe di BlackRock: “Questo, come noto, è un trend iniziato ormai da qualche anno, che ha attraversato in maniera trasversale tutti i tipi di clientela, dal mondo istituzionale fino ai portafogli wealth, ai consulenti finanziari e private banker; tutto ciò grazie alla normativa vigente, con una consulenza fee-based che porta a un aumento dell’indicizzato e dell’ETF nella parte core dei portafogli. Un elemento che ha rappresentato anche il successo di iShares ed è una tendenza crescente, riscontrabile in Italia ma anche nel resto d’Europa”.
A detta dell’esperto, negli ultimi anni, il mercato del Sud Europa si è caratterizzato per avere una componente settoriale superiore rispetto al resto del Continente “con investimenti in strategie settoriali tecnologiche più ampie ma anche in specifici settori, come quello dei semiconduttori ad esempio, fondamentale per l’infrastruttura tecnologica su cui si basa lo sviluppo dell’intelligenza artificiale”.
Oggi, continua Giorgi, “mentre la tecnologia è molto ben rappresentata all’interno degli indici globali, nel portafoglio complessivo dei clienti del Sud Europa osserviamo la tendenza a investire con un bias domestico, lasciando maggior spazio a strategie di impronta europea. Di conseguenza, considerando che i big player dell’AI sono statunitensi, c’è un sottopeso strutturale che può essere colmato con gli strumenti che abbiamo lanciato oggi”, commenta.
Infine, Giorgi conclude ricordando che “la tecnologia è un tema in cui crediamo e che, negli anni, ha rappresentato una fonte di alpha per gli investitori. Un tema che ha permesso di creare valore per i portafogli, dando alle stesse società di gestione del risparmio, come la nostra, l’opportunità di avere una narrativa interessante da veicolare al cliente proprio in un’area geografica, quale quella del Sud Europa, in cui il tema rimane centrale”, chiosa.