BlueBay AM, una branch per coprire il bisogno italiano di specialisti in fixed income

Tommaso De Giuseppe Mark Dowding
Tommaso De Giuseppe, head of Sales Italy, Mark Dowding, CIO, BlueBay Asset Management

Un piano di sviluppo per l’Italia che che unisce specificità della nostra industria del risparmio e visione di medio e lungo periodo sul mercato obbligazionario. BlueBay AM, casa di gestione specialista in fixed income, londinese di nascita ma di proprietà di Royal Bank of Canada, celebra con un incontro riservato alla stampa l’apertura della branch italiana. La società è però tutt’altro che esordiente nel nostro Paese dove gestisce masse pari a oltre 7 miliardi di dollari statunitensi, concentrate per la quasi totalità sulla clientela istituzionale. Cifra significativa non solo in termini assoluti ma anche relativi se consideriamo che BlueBay AM ha AUM complessivi per circa 60 miliardi nel mondo.

BlueBay AM, Company Profile

“La nostra filosofia di investimento”, spiega Tommaso De Giuseppe, “si basa su tre elementi storici a cui abbiamo in tempi più recenti aggiunto un quarto importante fattore”. “Analisi fondamentale del merito di credito, valutazione complessiva e strategica demandata al gestore e grande attenzione alle tecnicalità sono la base a cui abbiamo affiancato il pilastro della sostenibilità”.

Crescere anche al di fuori del perimetro istituzionale

Il piano di espansione italiano esposto da De Giuseppe ha come premessa l’attenzione tipica del nostro Paese al mercato obbligazionario per cui, sottolinea il manager, “secondo i dati Prometeia, rappresentiamo già il terzo gestore per masse per quanto riguarda il comparto istituzionale”. L’obiettivo della branch è espandere la base di clientela, primariamente attraverso modelli di partnership come quello attivato a partire dal 2016 con Anima SGR relativamente alla strategia obbligazionaria emergente della casa di gestione. “Nel nostro progetto”, chiarisce De Giuseppe, “è fondamentale partire da una condivisione della rilevanza del comparto obbligazionario e insieme dell’active management”. Un’ottica strategica dunque fondata maggiormente su logiche di gestione piuttosto che commerciali pensata per mantenere il focus su qualità e profondità delle strategie di investimento.

La fine dell’era del beta

Una delle eccellenze gestionali dell’asset manager è il BlueBay Investment Grade Euro Aggregate Bond Fund, prodotto con triplo rating Funds People per il 2020, Consistente, Blockbuster e preferito dagli Analisti. La sua nascita deve essere ricondotta all’arrivo nella società nel 2010 di Mark Dowding, oggi chief investment officer, anch’egli presente a Milano per chiarire la view della casa di gestione.

“Rendimenti ultra-bassi stanno ad indicare che il fixed income gestito in modo passivo non è una buona idea guardando al prossimo futuro in cui stanno ormai scomparendo i ritorni legati al mero investimento indistinto nel mercato obbligazionario di riferimento”, fa notare Dowding. “Tuttavia, con il progressivo invecchiamento della popolazione, i risparmiatori continueranno ad avere bisogno delle obbligazioni per preservare il capitale e ottenere rendimento. È quindi molto più sensato assumersi un certo grado di rischio con la selezione attiva delle migliori opportunità d’investimento piuttosto che esporsi passivamente ai rischi direzionali amplificati dalla compressione senza precedenti dei rendimenti obbligazionari”, aggiunge.

BlueBay AM, Alpha FI

La visione di Dowding è che sia necessario prestare molta attenzione e forzarsi a ragionare in termini di total return. Operazione che permette di chiarificare alcune distorsioni del mercato spesso percepite come normali nel panorama attuale. “In altre parole”, sintetizza, “c’è da chiedersi se sia realmente più rischioso investire in un CoCo bond quinquennale emesso da un istituto bancario europeo di primaria importanza che può rendere fino al 5% o in un Bund a 10 anni che consegna rendimenti negativi”.

Idee di investimento

Quali sono dunque nella pratica le operazioni che è possibile mettere in atto per generare alpha nel mercato obbligazionario? “Dobbiamo innanzitutto partire da una definizione”, chiarisce l’esperto. “L’alpha”, afferma, “è il risultato dell’azione di quel portfolio manager in grado di catturare le occasioni che si creano sul mercato a partire dalla presenza di condizioni di volatilità, ed oggi possiamo contare su importanti opportunità di investimento per la gestione attiva obbligazionaria”.

Ecco le principali secondo il chief investment officer di BlueBay AM:

  • Prosecuzione dell’espansione economica statunitense. “Quello che è riscontrabile storicamente è una connessione diretta e consequenziale tra eccesso di spesa da parte di famiglie e privati, surriscaldamento della situazione del debito, politica monetaria restrittiva e recessione. Non ravvisiamo sufficienti segnali in questo senso ad ora”.
  • Divergenza politiche monetarie tra Paesi dell'Unione e Gran Bretagna. “Di una cosa sono certo: Boris Johnson spenderà moltissimi soldi e di contro l’intesa europea sull’espansione fiscale sembra ancora molto lontana. Questo offre possibilità di operazioni long/short tra titoli di Stato dell’Europa periferica e GILT inglesi”.
  • Impatti del Coronavirus. “Le conseguneze materiali sulla crescita cinese saranno reali ma temporanee. Questo permette di agire su valute che sono attualemente sotto pressione a causa di una percezione del rischio pandemico che risulta esagerata a partire dai dati che abbiamo a disposizione”.
  • Approccio non tradizionale all’universo ESG. “Molti asset manager operano esclusioni, di fatto ignorando settori e aziende che non operano in maniera virtuosa in termini di sostenibilità. Il nostro approccio è di tipo long/short andando a premiare chi ha migliori metriche ESG, penalizzando, di contro, chi non risulta sufficientemente impegnato. In questo modo siamo in grado di estrarre valore e allo stesso tempo accelerare il cammino verso la sostenibilità”.