In fasi di incertezza come quella attuale per le conseguenze del Covid-19 si rendono indispensabili degli studi per contestualizzare i trend economici in atto, provare a guardare oltre la crisi e guidare le scelte degli investitori. Janus Henderson Investors ha pubblicato la prima edizione del Corporate Debt Index, uno studio sulle tendenze di lungo termine di indebitamento delle società in tutto il mondo. Molti gli spunti offerti dallo studio, che fotografa un forte aumento dei debiti societari già a cifre record prima che la pandemia si ripercuotesse sui bilanci delle società: a livello globale i prestiti netti sono saliti al livello record di 8.300 miliardi di dollari statunitensi nel 2019, registrando un rialzo dell'8,1% su base annua. Le risorse delle aziende si sono esaurite per via di acquisizioni finanziate tramite l’assunzione di debito, ampi riacquisti di azioni e dividendi record, nonché del freno agli utili derivante dalle tensioni sul fronte commerciale e dalla decelerazione dell’economia mondiale. Nel complesso, lo scorso anno l'indebitamento netto è aumentato di 625 miliardi, il rialzo più consistente negli ultimi cinque anni. La crescita dell'indebitamento è stata favorita da tassi di interesse molto bassi che rendono conveniente contrarre debito nel quadro dei tentativi delle banche centrali di dare slancio all’economia.
Per il Covid boom dei debiti societari per 1.000 miliardi di dollari

Ehud Neuhaus, Unsplash
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