C’è ancora posto per i fondi obbligazionari gestiti in modo attivo

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foto: autor hypotekifidler, Flickr, creative commons

Le recenti riunioni di BCE e Fed forniscono certamente nel breve discreto supporto ai mercati, sebbene le valutazioni raggiunte da azionario e credito in virtù del recente buon recupero appaiano piuttosto tirate, come spiega Alberto Biolzi, responsabile advisory di Cassa Lombarda sulle attese per i mercati. "Difficilmente il ritmo di recupero sarà sostenibile in assenza di buoni dati macro e una stagione delle trimestrali (che prende avvio nel mese di aprile con riferimento ai dati del primo trimestre) convincente”.

Gli investitori dovrebbero quindi restare moderatamente cauti e approfittare della forza per alleggerire ed essere quindi in grado di sfruttare eventuali successive fasi di debolezza."I volumi, presumibilmente si ridurranno con l’avvicinarsi della Pasqua (molti mercati venerdì saranno chiusi). Nel corso della settimana saranno pochi i dati di rilievo. Negli Stati Uniti fari puntati sul dato relativo agli ordini di beni durevoli per il mese di febbraio, ai dati relativi alle vendite di case (previste in calo), ai Pmi sui servizi e composto per il mese di marzo oltreché alla terza lettura del Pil del quarto trimestre", continua Biolzi. "In Europa, invece, sono da monitorare gli indicatori di fiducia (Ifo, Zew, PMIs, INSEE) che potrebbero evidenziare un recupero a fronte della minore volatilità dei mercati e post annuncio di nuove misure da parte della Bce”.

In ogni caso, secondo gli esperti, “c’è ancora posto per i fondi obbligazionari gestiti attivamente nel portafoglio di qualsiasi investitore, nonostante i bassi rendimenti. I rendimenti possono anche sembrare insignificanti rispetto ai livelli pre-2008 ma ciò non significa che non possano scendere ancora sostanzialmente in caso di un indebolimento dei fondamentali economici e in uno scenario di ridotta capacità di supporto da parte delle banche centrali, come sperimentato in Europa e Giappone”.