I tre livelli di performance del Carmignac Portfolio Unconstrained Global Bond

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Ad oggi possiamo dire che i mercati si trovano nel mezzo di un processo globale di normalizzazione delle politiche monetarie, iniziato tre anni fa con i rialzi dei tassi di interesse e che ora si muove verso il rafforzamento dei bilanci da parte della Fed. Parallelamente, la BCE si sta adeguando a questa politica, dove nell’ultimo trimestre dell’anno prevede di porre fine al QE. “Ci troviamo in una fase molto avanzata del ciclo economico globale. Stiamo andando incontro al ritorno delle pressioni inflazionistiche e già da inizio anno i mercati obbligazionari hanno cominciato a reagire a questo cambiamento. Grazie al rialzo dei tassi di interesse, infatti, questa asset class sta registrando un repricing, con significativi cambiamenti per gli investitori obbligazionari globali”, spiega Charles Zerah, fund manager del fondo con doppio rating Blockbuster-Consistenti Funds People Carmignac Portfolio Uncostrained Global Bond.

Secondo il manager, l’Europa è ancora in una fase di forte crescita rispetto allo sviluppo atteso a livello globale, dove la BCE sta infatti posticipando la fine del QE e il rialzo dei tassi di rifinanziamento, con conseguenze positive per l’Europa. “L’inflazione non cresce in maniera significativa e sicuramente in un determinato momento questo sarà positivo per le aziende anche in termini di CAPEX di cui è attesa una crescita in Europa. La situazione degli Stati Uniti è particolare perché il ciclo economico è nella sua fase finale. Quindi, a un certo punto quest’anno l’inflazione inizierà a salire seppur non in maniera significativa. Tuttavia, i mercati mantengono un atteggiamento vigile, vista la scarsa o nulla inflazione degli ultimi cinque anni. Al momento, vediamo un’inflazione al 2,1%, ma nel corso del 2018 questa potrebbe arrivare al 2,5%, per poi scendere verso la fine dell’anno”, spiega Zerah.

Dal suo punto di vista, negli Stati Uniti il problema maggiore riguarda la spesa fiscale. “Il deficit di bilancio per l’anno prossimo dovrebbe essere di 1.300 miliardi di dollari, ovvero più del 5% del deficit fiscale: un livello molto elevato per Paesi, come gli USA, che crescono stabilmente da più di otto anni e che quindi non ne hanno bisogno”.

Opportunità obbligazionarie

Per il manager, le opportunità obbligazionarie da cogliere nel 2018 sono relativamente poche. “Sarà necessario essere molto flessibili. Bisogna essere capaci di coprire le esposizioni al reddito fisso, come quelle sul rialzo dei tassi di interesse, per poter assumere posizioni short quando necessario. Al momento, riteniamo che le opportunità maggiori siano nel debito locale emergente, dati gli alti tassi reali registrati da mercati come Messico, Brasile, Sudafrica, Indonesia, India, ecc. Di questi mercati emergenti favoriamo anche le valute. Vediamo inoltre alcune opportunità nel credito, anche se in misura minore rispetto al passato, poiché il segmento high yield è al momento molto costoso. Restiamo positivi anche sul debito finanziario europeo”, afferma Zerah.

Il Carmignac Portfolio Uncostrained Global Bond è una strategia caratterizzata da tre livelli di performance: tassi di interesse, credito e valute. A detta del gestore di Carmignac, uno degli elementi chiave del fondo è la possibilità di avere una duration modificata negativa, in base alla quale il portafoglio può assumere posizioni nette short tra -1 e +10. “Questo prodotto necessita un livello minimo di investment grade, è molto flessibile a livello geografico, è investito in mercati sviluppati ed emergenti, nel credito emergente e nelle valute emergenti. Queste ultime rappresentano un forte driver di performance. Il fondo è inoltre caratterizzato da: gestione attiva finalizzata al raggiungimento di ottimi livelli di performance rispetto alla sua categoria Morningstar, una flessibilità in grado di compensare possibili sell-off di mercato – come quello vissuto qualche settimana fa – alti tassi di interesse, un dollaro più debole e un euro più forte. Disponiamo di diversi mandati che ci permettono di assumere posizioni short o long in qualsiasi di questi segmenti di mercato”, spiega il fund manager.

Dal team ritengono tuttavia che, tra i principali driver di performance, un ruolo strategico sia giocato dai core government bond, “in cui al momento utilizziamo strategie net short, e in cui investiamo in posizioni long sulla curva giapponese. In questa componente vediamo valore nel debito emergente, anche locale, tra America Latina e il resto del mondo. Assumiamo al momento posizioni long sui mercati periferici europei come Italia, Portogallo, Spagna e Grecia. Infine, investiamo nel credito soprattutto del settore finanziario, e alcune posizioni in ‘structured credit’. Il 13% del portafoglio del CPUGB è invece investito in liquidità”.

La duration modificata è al momento di 4,5 anni. In passato, il team di gestione era posizionato in misura net short, ma ora tale posizione è stata mossa in territorio positivo perché al momento è reputata un’opportunità di investimento da cui trarre profitto. “Il rating medio del portafoglio del fondo è BBB, in cui, dal punto di vista corporate, investiamo il 15% in investment grade e il 13% in high yield, mentre lato governemnt investiamo invece il 12% in high yield e il resto in investment grade”, dettaglia Zerah.

Il team obbligazionario di Carmignac è piuttosto ristretto ma efficiente, composto da cinque portfolio manager, supportati da diversi analisti, con focus su credito, debito emergente, curve, derivati obbligazionari e multi-strategy, per un totale di 12 professionisti. Ogni giorno, il team obbligazionario si confronta attivamente con il team azionario. Il team fixed income è interamente basato a Parigi, mentre quello azionario è diviso tra Parigi e Londra.

Proposte agli investitori

Infine, qualche proposta dell’asset manager agli investitori: “Intendiamo offrire agli investitori europei prodotti di investimento obbligazionari, per supportarli in questo particolare periodo di mercato. Inoltre, intendiamo minimizzare il più possibile i drawdown e cercare di raggiungere rendimenti positivi. Il nostro prodotto di punta è il Carmignac Patrimoine (fondo con rating Blockbuster Funds People, ndr), caratterizzato da una strategia multi-asset e in grado di muoversi liberamente negli universi sia azionari sia obbligazionari. Lo stesso prodotto esiste anche per i mercati emergenti, il fondo Carmignac Portfolio Emerging Markets Patrimoine, rivolto a clienti con una maggiore propensione al rischio. Questo fondo è più sensibile alla volatilità, ma permette di raggiungere maggiori rendimenti”, conclude il gestore.