L’analisi della head of International della società, raggiunta da FundsPeople in un suo recente viaggio a Milano, mette in luce i punti di forza dell’economia del Dragone senza tralasciare alcune criticità.
L'economia cinese ha fatto registrare una espansione mantenendo un ritmo sorprendente nel primo trimestre del 2024. Un dato per tutti, il PIL che è salito al 5.3% dopo un anno sfidante come quello appena passato. “Certo, si tratta solo di un trimestre ma è già un elemento indicativo”, esordisce Xiaolin Chen, head of International di KraneShares.
Altri dati che mette in luce l’esperta, raggiunta da FundsPeople in occasone di un suo recente viaggio a Milano, sono la ripresa del settore manifatturiero e il ribilanciamento della componente relativa alle esportazioni. “Si punta a una crescita che sia il più possibile sostenibile e di lungo periodo”, ci tiene a sottolineare.
Nulla di transitorio, dunque. Come noto, al netto dei dati incoraggianti, l’altra spinta che sostiene il sentiment in miglioramento sono i piani attuati dal governo cinese che prosegue a supportare e sostenere la ripresa economica. Circa un mese fa, il Ministero delle Finanze cinese ha venduto 1 trilione di yuan, ovvero 138 miliardi di dollari, di obbligazioni sovrane speciali a lunghissimo termine. Ciò apre la strada a un maggiore sostegno politico per stimolare la domanda di credito nella seconda economia mondiale.“Anche società megacap come Alibaba si stanno riconfermando con solidi bilanci e fondamentali”, ammette l’esperta.
Usa e Cina, una storia (commerciale) infinita
Con le elezioni americane sullo sfondo, l’appuntamento del prossimo novembre diventa decisivo anche nell’ottica del delicato rapporto commerciale con la Cina. “C’è poco da dire, la Cina rappresenta per gli Stati Uniti il più grande partner commerciale, proprio per questo è necessario che i due Paesi si mettano a tavolino a discutere come riuscire a far proseguire i loro rapporti di collaborazione”, dice Chen. Il partito cinese conosce perfettamente quali sono le sfide che deve affrontare a livello domestico ma anche all’estero, “per questo, in maniera realistica si pongono degli obiettivi offrendo dei pacchetti di stimoli, poiché conoscono il problema e cercano delle soluzioni pratiche per risolverlo e questo approccio è un bene per il mercato”, commenta.
Se da una parte l’economia del Dragone si sta concentrando su una crescita interna, dall’altra Xi Jinping è consapevole del fatto che senza spinte esogene questa crescita rimarrebbe sempre parziale. “Per questo il Paese si vuole aprire ad altri partner commerciali, primo tra tutti l’Europa. O sviluppare i propri business anche in altri settori. Un altro esempio è la società Xiaomi che, come noto, ha avviato la propria attività con i telefoni cellulari per poi aprirsi ad altri, come l’auto elettrica con la SU7, che somiglia a una Porsche ma con costi di molto inferiori”.
O ancora, la professionista di KraneShares ricorda il settore fotovoltaico e dei pannelli solari su cui la Cina sta crescendo con la solita attenzione ai costi, se comparati con quelli dei mercati sviluppati. Ma anche per un’attenzione crescente al tema della sostenibilità. “Per le aziende private l’acronimo ESG è una cosa seria, rispetto ad alcuni anni fa si fa più disclosure e per quanto concerne il tema della gender diversity vale la pena registrare come ci sia un maggior numero di donne nei ruoli apicali”, ammette.
Infine, in questo quadro di insieme, è impossibile non citare un settore che verte in forti difficoltà. “Si tratta del real estate cinese, sebbene il governo abbia adottato varie misure di stimolo per supportare il mercato, queste non sono una panacea che risolve istantaneamente tutti i problemi”, dice. I prezzi delle nuove case in 70 città sono diminuiti per il decimo mese consecutivo, scendendo dello 0,6% ad aprile, il ritmo mensile più rapido in oltre nove anni.