I mercati asiatici stanno attraversando un momento difficile. Il dollaro forte, le politiche monetarie restrittive della Federal Reserve e il rallentamento della crescita della Cina creano un mix di fattori avversi in vista del 2023. “Il rischio principale per le azioni asiatiche continua a essere la politica dello zero Covid in Cina e le implicazioni negative che continua ad avere sull'economia”, avverte Chris Chan, gestore del fondo con Rating FundsPeople New Capital Asia Future Leaders di EFG Asset Management. Anche l'indebolimento della crescita economica dei mercati sviluppati rischia di danneggiare le economie orientate all'esportazione come la Corea del Sud e Taiwan. E tornando alla Cina, il settore immobiliare da tempo attraversa una fase di forte difficoltà che non accenna a migliorare, con ulteriori insolvenze offshore nelle ultime settimane e vendite di case ancora deboli. Ma su un orizzonte di 12 mesi, in vista dell’allentamento delle misure anti-Covid il potenziale di rialzo delle azioni del paese del Dragone risulta interessante: “Il graduale allentamento della politica di contenimento del Covid, unito a minori pressioni inflazionistiche rispetto ai mercati sviluppati creano un contesto favorevole”, osserva. “Considerando i benefici moltiplicatori di tale possibile allentamento su aree depresse come la spesa per i consumi, l'impatto sul mercato azionario cinese potrebbe essere significativo”, dice.
Tensioni USA-Cina: ci sono anche opportunità
Sullo sfondo restano le tensioni commerciali tra la Cina e gli Stati Uniti e lo scontro per il controllo di Taiwan. Secondo Chan l'aumento del rischio geopolitico nella regione crea forti preoccupazioni ma anche opportunità di investimento in Asia. “I fornitori di veicoli elettrici della Corea del Sud, ad esempio, sono ben posizionati per soppiantare i fornitori cinesi di veicoli elettrici per la futura domanda statunitense”, spiega. “L'India sta registrando benefici in vari settori manifatturieri, in quanto le multinazionali diversificano le loro catene di approvvigionamento dalla Cina”, fa notare. “Anche per quanto riguarda la Cina stessa, le crescenti tensioni con gli Stati Uniti hanno accelerato il passaggio alla localizzazione in settori quali i componenti industriali e i semiconduttori, creando maggiori opportunità di guadagno in termini di quote di mercato per molte società A-Share cinesi”, commenta. “Inoltre, il rallentamento dell'economia cinese ha spinto il governo ad aumentare la spesa per le infrastrutture, in particolare in nuovi settori come le energie rinnovabili, offrendo forti spinte di crescita anticicliche”, continua. Il gestore vede anche ben posizionati Paesi come l’India e l'Indonesia, che stanno registrando attualmente la crescita più forte rispetto al resto del continente, sostenute da economie interne solide e da una bassa dipendenza dalle esportazioni. “L'India, in particolare, sta osservando i benefici delle politiche governative pre-Covid, che hanno avvantaggiato un'ampia gamma di settori come l’immobiliare, l'edilizia e quello degli investimenti pubblici e privati.
Ultimi cambiamenti nel portafoglio
In previsione dell’avvicinarsi di un graduale allentamento della politica di restrizioni per il Covid in Cina Chris Chan sta prendendo in considerazione per il portafoglio New Capital Asia Future Leaders le società che potenzialmente potrebbero trarre i maggiori benefici da tale riapertura, ad esempio nel settore dei viaggi o in alcune aree dei consumi. Inoltre, sempre in Cina, per l'aumento della spesa per le infrastrutture, guarda con interesse alle aziende del settore delle energie rinnovabili. Negli ultimi mesi il gestore ha evitato il settore dell’IT in Corea del Sud e Taiwan per il rapido calo della domanda e l'accumulo di scorte giunti in seguito alla precedente elevata richiesta di prodotti tecnologici di consumo durante il periodo del Covid. Chan resta invece positivo sulle tendenze interne di India e Indonesia. “In India, apprezziamo il settore bancario privato, che ha continuato a registrare un'accelerazione della crescita a lungo termine per una riduzione dei crediti inesigibili in un contesto di miglioramento della situazione economica”, spiega Chan. “La spesa dei consumatori rimane sana nelle aree urbane e il mercato immobiliare solido. Con l'aumento della spesa pubblica per le infrastrutture, privilegiamo anche i titoli dei materiali da costruzione che beneficia di questa tendenza”, conclude.