Cinque chiavi di lettura per gli investitori del 2017 (secondo Pioneer)

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foto: John Morgan, Creative Commons, Flickr

Crescita a più velocità, estensione del divario economico tra le diverse aree geografiche e inflazione in modesta crescita, soprattutto nei mercati sviluppati. Probabilmente è questo quello che gli investitori si troveranno ad affrontare con il nuovo anno: un anno fatto di minori vantaggi marginali in termini di politiche monetarie e di una serei di appuntamenti politici che potrebbero comportare delle inversioni di tendenza. Politiche fiscali più espansive potrebbero facilitare la crescita e l’inflazione nei Paesi sviluppati, mentre sul fronte dei mercati eemergenti Paesi come la Cina potrebbero ingranare la marcia.

Monica Defend, head of global asset allocation research, e Matteo Germano, global head of multi asset investments, di Pioneer Investments danno cinque consigli fondamentali in vista del 2017 agli investitori orientati alla gestione attiva e attenti ai rischi.

#1 La flessibilità è la chiave per investire nel reddito fisso in un contesto di reflazione
“Riteniamo che l’effetto Trump favorirà gli investimenti che traggono vantaggio dalla reflazione su un ampio spettro di strategie obbligazionarie a livello globale”, dicono gli esperti di Pioneer. Per quetso consigliano le obbligazioni indicizzate all’inflazione negli USA e in Europa. “Crediamo che la curva dei Treasury americani continuerà a farsi più ripida con il miglioramento dei fondamentali macroeconomici, poiché dovrebbe inaugurarsi un nuovo regime di politica fiscale espansiva. Assumendo che il percorso di rialzo dei tassi della Fed rimarrà relativamente lento, gli utili societari americani potranno migliorare e le insolvenze (default) normalizzarsi, dopo il picco raggiunto nel 2016 dal settore energetico. In questo scenario, il debito societario dovrebbe offrire risultati migliori rispetto al debito sovrano, sia in Europa che negli Stati Uniti, anche se in termini assoluti dovremmo aspettarci performance più contenute rispetto al 2016”.

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#2 Investire nellazionario per trarre vantaggio dalla crescita economica globale
Secondo Pioneer Investments “le azioni globali, americane e asiatiche sono quelle che potrebbero trarre maggiore vantaggio da un contesto caratterizzato da reflazione e accompagnato da iniziative nazionali in grado di fornire sostegno alla crescita degli utili. Questo è meno possibile in Europa, dove le prospettive di crescita sono più moderate e i rischi politici e generali rimangono elevati. Favoriamo anche le azioni giapponesi, dal momento che il Giappone è al centro di esperimenti pro-crescita e reflazionistici e le turbolenze politiche interne sembrano più contenute”.

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#3 La ricerca di reddito continua, seppur con un approccio sempre più selettivo
“Ci sono ancora aree di valore tra le obbligazioni societarie europee e americane tuttavia, rispetto a un anno fa, si è ridotto il potenziale per generare reddito”, dicono gli esperti. Secondo loro anche i mercati emergenti potrebero giocare un ruolo importante, ma con un’attenta e accurata selezione. “Crediamo che sarà fondamentale espandere le fonti di reddito attraverso l’introduzione di un approccio multi-asset, che includa il reddito fisso (con soluzioni flessibili, unconstrained o  high yield) e l’azionario, senza perdere di vista la selezione di titoli e la qualità”.

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#4 Valute: dollaro forte e opportunità tattiche
Per Defend e Germano le valute possono avere “un importante ruolo tattico e offrire valore aggiunto nella gestione attiva dei portafogli”. A tal riguardo secondo gli esperti il dollaro statunitense potrebbe essere la valuta più forte, favorita “dal processo di normalizzazione dei tassi d’interesse diretto dalla Fed e dall’attuale fase di asincronia delle politiche delle banche centrali, che potrebbe acuirsi ulteriormente se l’effetto Tump dovesse effettivamente stimolare la crescita economica e l’inflazione. Alcune opportunità di investimento potrebbero derivare anche dalla volatilità delle valute nei mercati emergenti”.

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#5 Strategie di copertura, protezione e diversificazione per affrontare i rischi geopolitici
Se le previsioni di crescita per il nuovo anno sembrano più sostenute, per Pioneer i rischi strutturali, specialmente in Europa, sono ancora presenti. “In questo contesto, riteniamo che una maggiore diversificazione e l’introduzione di efficienti strategie di copertura continueranno ad essere fondamentali per proteggere gli asset degli investitori. A tale riguardo, l’oro potrebbe contribuire a smussare potenziali picchi di volatilità, così come gli asset reali che potrebbero offrire protezione dall’inflazione e avere una correlazione generalmente più bassa con le asset class tradizionali, fornendo ulteriore supporto durante fasi di mercato più critiche”.

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