Claudio Cavaletti: “Un approccio a lungo termine con duration breve in vista di un rialzo dei tassi”

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Claudio Cavaletti, fund manager, Soprarno SGR

Cercare il mix ideale tra investment grade, high yield e subordinati (bancari e non). È questa la strategia di Claudio Cavaletti, fund manager di Soprarno SGR, per bilanciare il portafoglio Soprarno Inflazione + 1,5% (prodotto con rating Consistente Funds People) ed estrarre il maggior rendimento possibile.

L’asset allocation del fondo è costituita per un massimo del 20% del portafoglio dalla componente azionaria, con un investimento medio che nel 2017 si è mantenuto tra il 15% e il 18% a seconda dell’andamento dei mercati. Il resto del portafoglio è investito nel comparto obbligazionario dell’area euro, con un attuale 35% in titoli di Stato e un 37% in obbligazioni corporate.

“Per quanto riguarda i titoli di Stato, questi sono prevalentemente italiani e una piccola parte è investita sul Portogallo. Mentre rispetto ai corporate il portafoglio è composto prevalentemente da emissioni bancarie e da una componente di titoli emessi da società appartenenti ad altri settori. In linea generale, tendiamo a posizionarci lungo tutta la curva con percentuali più o meno simili, in modo da avere una certa libertà di movimento in caso di situazioni di shock. La duration è rimasta sempre sotto controllo a livelli inferiori ai tre anni”, spiega Cavaletti. 

Esposizione ai perpetui

Il gestore mantiene un 10% del portafoglio investito sui perpetui, un 15% su vari titoli subordinati, più una parte non eccedente il 20% in titoli con rating non oltre il BB-, essendo la politica di investimento orientata sull’investment grade: “Sono tutti elementi che consideriamo molto importanti per determinare la rischiosità del prodotto”.

Rispetto al 2016, infatti, Cavaletti è attualmente posizionato sui titoli high yield, prevalentemente sulla parte della curva con scadenze entro il 2023, mentre concentra le posizioni investment grade sulle scadenze comprese tra i cinque e i dieci anni. Infine, per quanto riguarda i subordinati, il gestore copre tutta la curva fino al 2027, prestando sempre particolare attenzione alla selezione degli emittenti.