Come è costruita l’asset allocation strategica di M&G

Manuel Pozzi, Investment Director, M&G Investments
Manuel Pozzi, Investment Director, M&G Investments

“A differenza di qualunque ciclo economico negli ultimi 50-60 anni, quello che stiamo vivendo è sì uno dei più lunghi ma anche uno dei più deboli. È inoltre caratterizzato da un’economia molto più basata sui servizi, cosa che rende il ciclo nel suo complesso meno volatile”. L’ulteriore elemento caratterizzante dell’attuale fase dei mercati è rappresentato, secondo Manuel Pozzi, investment director di M&G Investments, dall’invecchiamento della popolazione, che influisce al ribasso sui consumi limitando il tasso di crescita economica e l’inflazione. “La combinazione di tutti questi fattori”, prosegue, “ha determinato uno scenario in cui le Banche Centrali hanno potuto adottare politiche monetarie estremamente accomodanti”. Come affrontare dunque tale fase? Ecco le soluzioni adottate nell’asset allocation strategica dei portafogli multi-asset della casa di investimento.

Azionario

“La flessione che il mercato azionario ha subito nel corso del 2018”, spiega Pozzi, “è stata causata principalmente da motivi comportamentali e cioè dall’incapacità di gestire l’incertezza e il ricordo di grandi crisi come quella del 2008 e ancora prima del 2000”. Per comprendere tale dinamica è sufficiente notare come i fondamentali negli ultimi 12 mesi siano in realtà migliorati, con poche eccezioni. Gli utili aziendali, principale riferimento per determinare un investimento azionario, sono infatti cresciuti a ritmo sostenuto in molte aree geografiche. “La discesa repentina dei mercati”, sottolinea l’investment director di M&G, “ha generato un’opportunità tattica che abbiamo cercato di cogliere aumentando molto l’esposizione azionaria tra ottobre e dicembre 2018. Dopo il rialzo dei primi mesi del 2019, le valutazioni restano interessanti in Europa e Asia mentre sono sostanzialmente rientrate negli Stati Uniti. Abbiamo perciò ridotto la parte tattica mentre manteniamo stabile l’esposizione strategica sui mercati azionari, che rimangono, dal punto di vista dell’asset allocation di base dei nostri portafogli multi-asset, la componente più interessante”. Una view costruttiva dunque supportata inoltre dalla stabilità dei prezzi delle materie prime su livelli medio-bassi. Fattore in grado di sostenere i consumi.

Obbligazionario

“Nel momento in cui i rendimenti dei Treasury americani a 10 anni ha superato il 3% abbiamo iniziato a passare da posizioni corte a lunghe sui titoli di Stato. In questa fase in cui i rendimenti si stanno di nuovo comprimendo, manteniamo un po’ di diversificazione sui titoli di Stato americani, più come controllo del rischio che come fonte di valore”. L’asset allocation strategica della casa di gestione non rinuncia al contempo ad una protezione nei confronti di una possibile accelerazione nel processo di normalizzazione dei tassi di interesse attualmente in una fase di pausa. “L’esposizione settoriale”, specifica Pozzi, “è sovrappesata sul settore bancario rispetto alla media del mercato per il potenziale di rivalutazione in caso di aumento dei tassi. Per quanto riguarda il credito siamo in generale poco esposti, mentre deteniamo una quota compresa tra il 10% e il 15% sulla parte emergente”. La pausa nei rialzi dei tassi da parte della Fed iniziata a gennaio 2019 costituisce per quest’ultimo comparto un aiuto determinante nel breve e medio periodo e i bond emergenti rimangono, nella view di M&G Invetments, un’asset class strategica, “l’unica realmente interessante da un punto di vista di rapporto rischio/rendimento”.

Valute

Diversificazione e extra-rendimento sono i due elementi ricercati nei portafogli multi-asset della casa di gestione attraverso l’esposizione a questo comparto. “Non abbiamo una grande view sul dollaro a causa dell’extra yield molto importante che rimarrà nel breve periodo”, afferma l’investment director di M&G. “L’hedging sul dollaro”, fa notare, “è già di per sé causa di un punto di partenza negativo e la nostra attuale posizione prevede di non coprire interamente tale rischio in modo da ottenere un certo extra-rendimento”. “Siamo maggiormente propensi ad investire in alcune valute emergenti per il potenziale di carry e diversificazione”, aggiunge. Nei portafogli più flessibili della gamma multi-asset di M&G, in cui è prevista la possibilità di detenere anche posizioni corte, vengono attuate coperture rischi specifici. “Tra questi”, afferma Pozzi, “il potenziale rallentamento della Cina, evento che potrebbe avere gli effetti più dirompenti dato il ruolo di traino della crescita globale ricoperto dal gigante asiatico nell’ultimo decennio”. Una copertura che viene attuata attraverso posizioni corte sul renminbi. “Un’assicurazione a cifre ragionevoli”, conclude, “che ci auguriamo non serva mai, ma che potrebbe essere determinante in caso di hard landing da parte di Pechino”.