Conte (Anasf): "Non temiamo il futuro, consulenti finanziari sempre più centrali per il sistema Paese"

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Un punto di partenza e non di arrivo. Il decimo anniversario di ConsulenTia, l’evento di Anasf andato in scena all’auditorium Parco della Musica di Roma, è stato per Luigi Conte, il presidente dell’associazione che rappresenta i consulenti finanziari in Italia, l’occasione per rivolgere uno sguardo al futuro e alle molteplici sfide della professione. Il momento presente è dei più sfidanti. Il contesto di mercato è altamente incerto per l’inflazione, la corsa dei tassi e i rischi geopolitici. E a ciò si aggiungono la necessità per la professione di abbracciare il ricambio generazionale e la trasformazione tecnologica, e il dibattito in corso a Bruxelles sulla Retail Investment Strategy che potrebbe decretare il divieto per le retrocessioni per i consulenti e un significativo cambiamento per i modelli remunerativi della professione.

Ma le parole rivolte alla platea da Conte, che ha aperto ieri il convegno inaugurale dal titolo “La consulenza finanziaria come scelta disruptive”, sono all’insegna della fiducia, nella consapevolezza del ruolo sempre più centrale dei consulenti finanziari nel sistema economico del Paese, riconosciuto a livello istituzionale. “La nostra categoria merita rispetto per quanto fatto negli ultimi anni. Dobbiamo proteggere la considerazione che ci siamo meritati”, ha detto Conte. “Da decenni uniamo le esperienze dei consulenti finanziari, coltiviamo i talenti più promettenti e investiamo nel futuro della categoria: la nostra è una credibilità costruita nel tempo”, ha affermato.

Una professione disruptive

Conte ha proseguito sottolineando il valore della consulenza come servizio essenziale al cittadino e quale importante strumento di diffusione dell’educazione finanziaria, soffermandosi anche sulla scelta del titolo del convegno inaugurale, “La consulenza finanziaria come scelta disruptive”, volta ad evidenziare la capacità ‘dirompente’ della categoria nella visione e nella gestione del patrimonio nel lungo periodo. “Non temiamo il futuro, perché la nostra professione è stata sempre in anticipo rispetto ai tempi”, ha continuato Conte. Una professione, quella del consulente finanziario, che possiede le potenzialità necessarie per contribuire alla costruzione di un futuro migliore per il Paese. “Per raggiungere questo obiettivo”, ha detto Conte, “auspichiamo un patto di valore tra i protagonisti dello scenario socio-economico: famiglie, organizzazioni, istituzioni e imprese. Un patto strategico che produca iniziative concrete, finalizzate alla crescita e allo sviluppo, che rappresenti un cambio di prospettiva dirompente, in un contesto tanto complesso quanto stimolante, e che rappresenti una risposta puntuale alle crisi del mercato”, ha concluso Conte, rimarcando la funzione ‘strutturale’ e ‘solidale’ del patto, “E’ importante ripartire dal punto centrale, il rapporto tra consulente finanziario e investitore, fare gioco di squadra per vedere questo paese rianimarsi attraverso la consulenza finanziaria”, ha dichiarato. Il futuro della professione si gioca anche e soprattutto sul fronte del passaggio generazionale, per aprire la professione ai giovani consulenti: “Abbiamo la necessità che la nostra professione evolva attraverso un processo di ricambio generazionale, che ci consenta di abbracciare il cambiamento e di adottare le competenze necessarie per beneficiare delle nuove tecnologie”, ha spiegato.  

I protagonisti istituzionali

Giancarlo Giorgetti, ministro dell'economia e delle finanze, nella lettera inviata ad Anasf per l’avvio del convegno, ha sottolineato “la manifestazione rappresenta ormai da tempo un appuntamento centrale e di grande valore nell’agenda del settore, promuovendo un confronto e una riflessione approfondita con istituzioni e autorità su tematiche complesse e centrali per la crescita del Paese come quelle che afferiscono alla sfera finanziaria”, rimarcando il ruolo del consulente finanziario quale bussola per orientare i risparmiatori anche nei contesti più complessi in termini di programmazione economica.

A credere nell’essenzialità del servizio offerto dalla consulenza finanziaria anche Marco Osnato, presidente VI commissione Finanze, Camera dei Deputati, che ha sottolineato come il risparmio debba essere considerato un’opportunità per sviluppare il sistema nazione. Federico Freni, sottosegretario Ministero dell’economia e delle finanze, ha sottolineato come sia necessaria una collaborazione tra istituzioni e industria. “Intendiamo stimolare una serie di investimenti che riportino l’economia reale italiana ad essere il volano per il rilancio e la crescita del Paese”, ha sottolineato Freni, dichiarando come anche il governo italiano sia contrario al divieto agli incentivi come la maggior parte dell’industria. Antonio Misiani, vicepresidente 5ª commissione bilancio, Senato della Repubblica, ha invitato alla responsabilità di guardare al lungo periodo, mettendo a sistema gli sforzi di tutte le attività in essere per la crescita dell’educazione finanziaria. “E’ insegnando l’Abc del risparmio che è possibile ridurre l’incertezza dei risparmiatori, i quali, in assenza del supporto di un professionista, possono incorrere in errori drammatici”, ha detto.

Ad approfondire il profilo dei risparmiatori italiani è stata Tiziana Togna, vicedirettore generale Consob, che ha esordito presentando l’ultima indagine sui risparmi delle famiglie italiane da cui emerge che “la gran parte dei cittadini intervistati non avverte la necessità della consulenza e non percepisce il costo del servizio della consulenza”, rilevando al tempo stesso una ridondanza di informazione negli attuali modelli di distribuzione che necessitano di una maggiore trasparenza sostanziale rispetto ai costi dei modelli.

Per Giovanni Sandri, vicepresidente Assogestioni e country head BlackRock, “oggi la consapevolezza dell’importanza sistemica è un punto di forza e il contesto ci è favorevole: abbiamo molti più strumenti a disposizione che è importante imparare a utilizzare e per questo il ruolo del consulente finanziario è più centrale di prima come conseguenza della sempre più alta complessità del mercato”.

Infine Filippo Parrella, consulente della funzione legale Assoreti, ha sottolineato la capacità della categoria di trasferire e orientare il risparmio verso una crescita duratura e sostenibile dell’economia reale. “La crescente complessità dei mercati e della regolamentazione è un elemento che porta a irrobustire la presenza dei professionisti sul territorio. La consulenza finanziaria è sempre più organizzata e centralizzata, le reti stanno investendo sempre di più nella formazione per assicurare che l’attività svolta sul territorio vada a buon segno”.