Conti (Eurizon): "Meglio investire sui Paesi emergenti"

Andrea Conti, responsabile Macro Research Team, Eurizon Capital SGR
Andrea Conti, responsabile Macro Research Team, Eurizon

Le prospettive di nuove misure di stimolo fiscale e la diffusione dei vaccini entro l’inizio del 2021 sembrano far tirare un sospiro di sollievo, seppur ancora piccolo, ai gestori. Un scenario favorevole per l’economia globale si profila all’orizzonte, nonostante i dati macro dell’ultimo trimestre 2020 risentiranno delle misure di restrizione che si stanno adottando in Europa e in Usa. Nel quarto trimestre la ripresa economica subirà una battuta d’arresto. Davanti al PIL dell’Eurozona tornerà il segno meno. Ma non sarà un ritorno in recessione. Solo uno stop temporaneo prima di ripartire a inizio 2021, quando il virus, come tutte le influenze, si dovrebbe ritirare spontaneamente per poi essere contenuto dalla diffusione dei vaccini.

Insomma, “il il rallentamento sarà con ogni probabilità considerato dagli investitori come temporaneo”, dice Andrea Conti, responsabile Marco Research di Eurizon Capital SGR. “In tale contesto appare opportuno confermare il profilo pro-ciclico delle scelte di investimento, aumentando il contenuto value delle strategie di tipo settoriale e geografico”.

Paesi emergenti in pole position 

Nel panorama globale di mercato, secondo la società di gestione, i Paesi emergenti, Cina in primis, sembrano quelli con i fondamentali migliori: efficace contenimento del virus, stimoli alla domanda interna e, in prospettiva, potenziale beneficio dalla riaccelazione globale. Per questo, come spiega Conti, sui mercati emergenti, tanto in obbligazioni quanto in azioni e valute, Eurizon è positiva e sovrappesata.

Negli USA, infatti, il probabile stimolo fiscale e la diffusione del vaccino sono elementi di ottimismo per il 2021, ma nell’immediato la riaccelerazione del virus è fattore di cautela. Anche per l’Europa le prospettive 2021 appaiono favorevoli, ma la lentezza con cui procede il Recovery Fund ritarda l’adozione di nuove misure di stimolo. “In ottica di medio periodo siamo all’interno di un mercato azionario positivo”, dice Conti. E questo considerando la probabile ripresa degli utili nel 2021 a fronte di un flusso cedolare obbligazionario ridotto a zero. “Guardando ad un orizzonte temporale più breve, il forte recupero dai minimi di marzo e un contesto di volatilità ancora piuttosto elevata, potrebbero rallentare il movimento verso l’alto. Abbiamo un atteggiamento più vicino alla neutralità ma saremo pronti ad usare eventuali momenti di volatilità del mercato per incrementare il posizionamento in ottica contrarian”.