Coronavirus, la risposta di Eurizon Capital SGR all’emergenza

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Saverio Perissinotto, amministratore delegato, Eurizon Capital SGR

In risposta all’esigenza di arginare la diffusione del Coronavirus la società si è attivata immediatamente per salvaguardare la salute e la sicurezza del personale mantenendo la continuità dei servizi erogati, in coerenza con il Modello Organizzativo per la Gestione delle Crisi del Gruppo Intesa Sanpaolo. In questo contesto sono state altresì adottate misure straordinarie per le persone impegnate quotidianamente nelle attività di trading per le quali è stata prevista la possibilità di operare da remoto, previo impegno al rispetto degli elevati standard tecnologici e normativi che tale attività necessita.

“Eurizon si conferma una realtà solida e resiliente anche di fronte a uno scenario eccezionale e imprevisto come quello che stiamo vivendo, grazie al contributo di tutte le colleghe e i colleghi. In una fase storica senza precedenti abbiamo mantenuto il focus sulla valorizzazione dei risparmi dei nostri clienti, garantendo al contempo continuità operativa e gestionale tanto in Italia quanto all’estero”, ha dichiarato Saverio Perissinotto, amministratore delegato di Eurizon Capital SGR. “A ciò si aggiunge la stretta collaborazione con le reti di distribuzione del Gruppo Intesa Sanpaolo, le altre reti di vendita e i clienti istituzionali, che hanno contribuito al conseguimento di risultati apprezzabili nel contesto attuale,” conclude Saverio Perissinotto. La raccolta netta del periodo risente della situazione di emergenza eccezionale e dei conseguenti riscatti registrati da tutto il sistema, soprattutto nel mese di marzo, e risulta negativa per 3,8 miliardi di euro, seppure Eurizon mantenga una quota di mercato stabile. Il contesto di incertezza e il calo dei mercati finanziari si sono riflessi in un generalizzato approccio dei risparmiatori alla prudenza e maggiorenecessità di liquidità.

Inoltre, Eurizon ha contribuito allo sforzo globale per la gestione dell’emergenza legata al Coronavirus con una donazione agli ospedali Fatebenefratelli Sacco di Milano e Papa Giovanni XXIII di Bergamo, per un contributo complessivo di 100.000 euro, con l’obiettivo di dare immediato supporto per l’acquisto di apparecchiature necessarie in due fra le aree maggiormente esposte alla pandemia.