Cosa sta aspettando esattamente la Fed per alzare i tassi?

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foto flickr: Daniele Paccaloni, creative commons

La Federal Reserve pare sia diventata più loquace del normale. Nelle ultime settimane ha lanciato parecchi segnali - tra i quali alcuni involontari, come la pubblicazione per sbaglio di alcune proiezioni economiche - che inducono sempre più a pensare ad un rialzo storico dei tassi (la prima volta dopo nove anni) nel mese di settembre. Uno degli ultimi fattori che hanno rafforzato questa convinzione ha a che vedere con la politica di comunicazione che il Banco centrale sta portando avanti; secondo JP Morgan AM l’aggiunta della parola “alcuniprima di “ulteriori miglioramenti nel mercato del lavoro”) ha significato molto per gli economisti.

Nell'ultimo report settimanale di mercato del programma Market Insights, la società di gestione americana puntualizza un dato che la Fed sta monitorando da vicino: l'indice JOLTS (Job Openings and Labor Turnover Survey) che fornisce una indicazione sui volumi delle offerte di lavoro, sulle assunzioni e sul turnover, misurando l’eccesso di offerta di lavoro (posti vacanti) per un determinato settore e in un determinato periodo. Un indice che ha raggiunto i massimi da quanto la misura ha iniziato ad essere calcolata (come mostra il grafico qui sotto). Janet Yellen e il suo FOMC vogliono vedere un nuovo miglioramento nel mercato del lavoro prima di iniziare ad alzare i tassi. Ma esattamente che cosa si aspettano?

"Prima della crisi finanziaria, il tasso ufficiale della Fed si è mosso all’unisono con il valore dei JOLTS, tuttavia la politica dei tassi prossimi allo zero degli ultimi 7 anni ha creato una significativa differenza tra i due valori", osservano da JP Morgan AM. Pertanto la pubblicazione della prossima settimana del nuovo dato JOLTS potrebbe aggiungere ulteriori munizioni. "La Fed avrà un nuovo dato da considerare per valutare le azioni di politica monetaria che potrà intraprendere a settembre".