Covid-19, verso uno stock picking sempre più concentrato su aspetti qualitativi?

Thorsten Winckelmann, CIO Growth Equity, Allianz Global Investors
Thorsten Winckelmann, CIO Growth Equity, Allianz Global Investors

“Il futuro dell’economia non è per nulla certo poiché è dipendente dalla durata della pandemia e dalle misure dei singoli Governi per limitare il contagio e rispondere alla crisi. La caduta degli utili ci sarà e sarà profonda, nessuno sa quanto. La risposta alla domanda sulla supposta attrattività delle attuali valutazioni dei titoli risulta dunque oggi molto difficile. Questo perché se guardiamo ad esempio al rapporto prezzo utili, in fondo nessuno ha degli strumenti sufficienti per prevedere gli andamenti della seconda variabile data l’attuale situazione di diffuse misure restrittive al movimento di beni e persone”.

Il quadro disegnato da Thorsten Winckelmann, CIO Growth Equity di Allianz Global Investors e lead portfolio del fondo Allianz Europe Equity Growth, prodotto con doppio rating FundsPeople preferito dagli Analisti (A) e Blockbuster (B), non manca certo di realismo nel delineare i fattori di incertezza legati all’attuale contesto di investimento.

Quale futuro per gli stock pickers?

La domanda conseguente a questa disamina è quale sia in questo momento il modo migliore per approcciare i mercati per chi, come il team Growth Equity della casa di gestione tedesca, pone al centro della propria filosofia di investimento lo stock picking basato sulla valutazione del potenziale di crescita delle società e dei titoli collegati, per di più in un’area geografica, l’Europa, profondamente colpita dalla diffusione del virus Covid-19. “I mercati stanno chiaramente attraversando una fase di panico, ma come portfolio managers, operatori professionali, siamo chiamati a riconoscere i fattori che sono rilevanti da quelli che lo sono meno”, sottolinea Winckelmann.

La strategia messa in campo dal team di Allianz Global Investors combina un fattore ricorrente relativo alle fasi di correzione dei mercati ad uno di sostanziale novità determinato dalla straordinarietà della situazione conseguente alla pandemia da coronavirus. Il primo elemento guarda al legame tra volatilità e opportunità. “Queste fasi”, afferma il manager, “rappresentano sempre un’occasione per gli investitori di lungo periodo: finestre di riposizionamento in cui prendere profitto e riposizionare a prezzo scontato i portafogli per prepararli al futuro”.

Allianza GI, Europe Equity Growth

Il concetto di “visibilità”

Se è necessario prestare attenzione ai movimenti di breve periodo che interessano i settori maggiormente impattati sia in senso negativo (turismo, retail, logistica) sia in senso positivo (beni essenziali, heathcare, tecnologia), è necessario secondo Winckelmann operare un cambio concettuale rispetto al mondo pre-Coronavirus. “Oggi il nostro approccio allo stock picking è necessariamente concentrato sempre di più quindi su aspetti qualitativi, data l’impossibilità di prevedere in modo consistente gli andamenti di variabili fondamentali come gli utili societari”. Winckelmann sintetizza l’obiettivo fondamentale del team in questo momento nell’individuazione di un metodo tale da ottenere “visibilità” sul futuro comportamento delle società e quindi dei titoli presenti in portafoglio o valutati per una futura esposizione. “Andiamo in profondità nella valutazione dei bilanci, dell’insieme dei competitor, dell’essenzialità o non essenzialità dei prodotti e servizi offerti, legando tutti questi aspetti l’uno all’altro per arrivare ad una visibilità sufficiente sul comportamento futuro di una data compagnia in un alto numero di possibili scenari”, spiega. “Queste valutazioni ci lasciano soddisfatti del nostro attuale posizionamento consapevoli di dover essere pronti a sfruttare le opportunità derivanti da ribassi eccessivi su alcuni titoli”, aggiunge.

Tre sono i fattori individuati dall’esperto che maggiormente stanno aiutando la resilienza del fondo Allianz Europe Equity Growth in questo momento. “È chiaro”, rileva, “che la qualità in questa fase stia pagando, così come la concentrazione che abbiamo sempre avuto sulla valutazione della capacità di una società di proteggere le proprie fonti di ricavi”. “Un’ulteriore caratteristica ricercata dal team di gestione che sta avendo un influsso positivo in questo momento”, conclude, “è l’esposizione a società con significativi costi variabili che possono essere ridotti in modo rapido e importante”.