Covip: crescono adesioni e rendimenti dei fondi pensione

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Craig Whitehead, Unsplash

Prosegue la crescita delle forme pensionistiche complementari, in termini sia di posizioni essere sia di risorse. In base ai dati diffusi da Covip, a settembre 2021 il totale delle adesioni raggiunge 9,571 milioni, in crescita del 2,5% (229 mila unità) rispetto allo stesso periodo del 2020. Gli iscritti (che possono aderire a più forme nello stesso tempo) sono 8,650 milioni. Nello specifico delle singole tipologie, i fondi pensione negoziali vedono una crescita del 2,8% (91 mila unità) arrivando a quota 3,353 milioni. A trainare l’incremento i fondi legati alle adesioni contrattuali, con un dato importante relativo ai lavoratori del settore edile (circa 46 mila adesioni in più), seguito da quello registrato dal fondo territoriale destinato ai lavoratori della regione Veneto (circa 7.600) e il fondo dei lavoratori del commercio e dei servizi (circa 7 mila). Nelle forme pensionistiche di mercato, i fondi aperti registrano un incremento del 4,3% (70 mila unità in più) arrivando a quota 1,697 milioni; mentre i PIP nuovi vedono una crescita del 2% (circa 72 mila unità) per un totale di 3,582 milioni.

RISORSE IN GESTIONE IN CRESCITA PER NEGOZIALI, FONDI APERTI E PIP

Sul fronte delle risorse destinate alle prestazioni, a fine settembre il dato si attesta a 208,5 miliardi di euro: circa 10,5 miliardi in più rispetto a fine 2020. Nei fondi negoziali, l’attivo netto è di 63,9 miliardi di euro, in crescita del 5,8 per cento. Mentre per quanto riguarda fondi aperti e PIP nuovi si registra un incremento, rispettivamente, dell’8,9% (27,6 miliardi) e dell’8,1% (42,2 miliardi). Nei nove mesi del 2021 le forme pensionistiche di nuova istituzione hanno incassato 8,8 miliardi di contributi. Rispetto al corrispondente periodo del 2020, segnato dalla diffusione dell’emergenza epidemiologica, i flussi contributivi aumentano dell’8,1% (circa 660 milioni). L’incremento si riscontra in tutte le forme pensionistiche, con variazioni tendenziali che vanno dal 6,2 dei fondi negoziali, all’8,4 dei PIP fino al 13,3% dei fondi aperti.

RENDIMENTI POSITIVI SOPRATTUTTO GRAZIE ALL’AZIONARIO

Il dato sui rendimenti, infine, indica risultati mediamente positivi nei nove mesi soprattutto per le linee di investimento caratterizzate da una maggiore esposizione azionaria. Al netto dei costi di gestione e della fiscalità, i rendimenti si sono attestati, rispettivamente, al 3,1 e al 4,1% per fondi negoziali e fondi aperti; al 7,3% nei PIP di ramo III. Per le gestioni separate di ramo I il risultato è stato pari allo 0,9 per cento. Sul periodo che va da inizio 2011 a fine settembre 2021, il rendimento medio annuo composto è stato pari al 3,7% per i fondi negoziali, al 3,8 per i fondi aperti, al 3,8 per i PIP di ramo III e al 2,3% per le gestioni di ramo I. Per fare un confronto con il TFR, nello stesso periodo, la rivalutazione è risultata pari all’1,9% annuo.

Fonte Covip.