Craig Moran (M&G): "È necessario selezionare in maniera accurata le società in cui investire"

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L’M&G Dynamic Allocation Fund, rientra nelle categorie Morningstar come fondo bilanciato flessibile globale, con un orizzonte di investimento consigliato di almeno tre anni. Il comparto vanta il Marchio Funds People con rating A, preferito dagli analisti e C, Consistente. I gestori, del fondo, Juan Nevado e Tony Finding, investono in un mix di asset tra cui il mercato azionario, obbligazionario e le valute. L’asset class viene costantemente monitorata e modificata in base al variazioni di mercato. Il comparto utilizza derivati sia a scopo di copertura sia d’investimento, cavalcando quindi posizioni long o short in base al momentum di mercato. Il portafoglio è composto anche da investimenti nel settore immobiliare, titoli in convertibili e strumenti del mercato monetario (liquidità).

Strategia d’investimento

Lo stile di gestione del fondo si basa su un approccio flessibile con l’obiettivo di ricercare titoli che abbiano un alto potenziale di crescita e siano scambiati sul mercato a un prezzo più basso rispetto al loro valore. “Selezioniamo quei titoli che possano offrire una crescita in termini di dividendo e capitale, comprandoli a un prezzo scontato”, spiega Craig Moran, vice gestore dell’M&G Dynamic Allocation Fund. Per la valutazione del prezzo delle azioni M&G prende in considerazione diversi indicatori, tra cui lo Shiller PE e il prezzo/valore contabile (P/B) con l’obiettivo di individuare sotto valutazioni di mercato. Secondo le stime, confrontando il mercato americano con l’indice MSCI World, le azioni non-USA sono scontate rispetto a quelle USA. “Secondo i nostri dati, tutti gli altri mercati sono stati sottovalutati”, precisa Moran.

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Fonte: M&G, Thomson Reuters Datastream, 15 Gennaio 2018

Allocazione attuale del fondo

Si parla da diverso tempo di sopravalutazione del mercato americano e di un probabile rischio bolla finanziaria. Secondo la view di M&G, il mercato americano, sebbene sia sui massimi, riserva ancora ottime opportunità  di crescita trainato dai crescenti utili delle aziende. L’Europa e l’Asia hanno portato un robusto contributo all’esposizione azionaria del fondo, mentre in America preferiti sono le banche, la tecnologia e il biotech. “Ciò che è importante, è selezionare in maniera accurata le società in cui investire; è molto difficile perchè ci sono molte varabili in gioco, salvo che non cambino i fondamentali”, puntualizza Moran. M&G è molto positiva sul mercato azionario e meno sul mercato obbligazionario e sull’oro. In Europa, il rendimento dei bond governativi sono rasenti allo zero, se non negativi. “Sempre sul mercato del reddito fisso ci sono potenziali rendimenti sui mercati emergenti, ma bisogna mantenere sotto controllo la variazione delle valute che rischiano di impattare negativamente sulle performance”, spiega Moran. Inoltre, i gestori del fondo continuano a sostenere il carry delle valute. L’ultima esposizione valutaria disponibile del fondo è circa il 94% sull’euro, il 3,5% sul pesos messicano, il 3% sulla sterlina inglese, il 3% sulla lira turca, il 2% sugli zloty polacco, il 2% sul rublo russo e l’1,5% sul rand sudafricano. “Per quanto riguarda le valute, la nostra posizione sul dollaro è piatta al momento, se il dollaro dovesse svalutarsi, bisogna cercare di capire la causa: se dipende quindi da un indebolimento dell’economia americana o da una variazione momentanea”.

Sulla base delle precedenti riflessioni, i gestori del fondo hanno ridotto la componente azionaria del fondo portandola al 38%, il più basso valore negli ultimi 5 anni, in modo da poter sfruttare la liquidità in caso di flessione di mercato. La componente obbligazionaria si attesta al 12,9% e un residuale 2% del portafoglio in convertibili e infrastrutture.