Cristiano Busnardo (Old Mutual GI): ”Crescere, affrontando le sfide future e massimizzando le opportunità dei mercati”

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Ora è ufficiale. Old Mutual Global Investors (OMGI) ha annunciato ieri l’apertura della sua nuova branch italiana (a Milano), guidata dal country head Cristiano Busnardo, entrato a far parte della famiglia OMGI a settembre 2016.

L’arrivo dell’asset manager in Italia rappresenta il raggiungimento del suo principale obiettivo nel processo di sviluppo su scala europea. L’idea è quella di attrarre business di alta qualità, accrescendo la notorietà del brand nel mercato italiano, dove OMGI vanta già una presenza consolidata, superiore ai 700 milioni di euro in termini di masse gestite. Busnardo ha affrontato in modo più approfondito il tema delle opportunità da cogliere nel nostro mercato, primo in Europa per open-architecture, con un’elevata concentrazione di asset manager. Tra gli obiettivi strategici della società, al primo posto la diversificazione per tipologia sia di prodotto che di clientela, un obiettivo importante per rafforzare la world brand awareness, rivolgendo l’offerta a tre macro segmenti: fund buyers (GPF, fondi di fondi, unit linked), retail e istituzionali (con focus mirato su Casse di Previdenza e Fondazioni Bancarie).

Il country head si è poi focalizzato sull’approccio di OMGI al mercato italiano, facendo leva in primis su una cultura gestionale solida e distintiva. Una delle caratteristiche da sottolineare è l’assenza di un chief investment officer di gruppo: i team di gestione non sono legati a una singola view della casa, ma possono gestire le proprie strategie in piena autonomia, sulla base delle proprie convinzioni, avendo anche responsabilità di P&L. Resta forte il supporto della società a livello di capacità operative, di distribuzione e di gestione del rischio. Il processo punta ad essere costante e innovativo, al fine di ottenere delle performance di livello attraverso una gamma di prodotti ben focalizzata.

Il fondo Consistente Funds People

Tra le strategie flagship proposte da OMGI sul mercato italiano, c’è il fondo con rating Consistente Funds People Old Mutual North American Equity Fund, azionario USA flex-cap con patrimonio pari a circa 582 milioni di dollari, gestito dal team composto da Ian Heslop, Amadeo Alentorn e Mike Servent. I gestori adottano un approccio unconstrained, dinamico e flessibile in termini di stile di investimento e selezione dei titoli, con un processo sistematico e ripetibile. L’obiettivo del comparto è quindi una crescita del capitale a lungo termine, investendo prevalentemente in azioni e titoli analoghi di società quotate o ubicate negli Stati Uniti e in Canada, e può inoltre investire, in qualsiasi momento, fino a un terzo del proprio valore in società domiciliate fuori dagli USA. L’approccio di investimento consiste nello stimare sistematicamente le società in base a diverse caratteristiche distintive, come valutazione del prezzo azionario, qualità del bilancio, caratteristiche di crescita, uso efficiente del capitale, umore degli analisti e tendenze di mercato favorevoli. Il team di gestione, ricorre inoltre all’uso di strumenti derivati allo scopo di ridurre i costi e rischi complessivi del fondo.

Tre fattori

Successivamente, durante la conferenza di presentazione della società a Milano, Richard Buxton, CEO e head of UK Equities di OMGI, ha riassunto in alcuni punti salienti il percorso che ha portato alla fine della deflazione nel 2016, spiegando come la politica monetaria abbia raggiunto i suoi limiti in concomitanza con i rendimenti negativi nei mercati. Contesto nel quale gli elettori del Regno Unito e Stati Uniti hanno votato per un cambiamento, in opposizione ad élite, esperti e banche centrali, chiedendo meno disuguaglianze di reddito e stipendi più alti. Buxton ha parlato poi del contesto azionario globale, sottolineando come rimanga correlato ai rendimenti obbligazionari (destinati a salire) pur essendoci una divergenza di politiche tra Stati Uniti da un lato ed Europa, Regno Unito e Giappone dall’altro. Tuttavia, secondo l’esperto, i mercati procedono nella giusta direzione, con tre fattori da tenere d’occhio nel 2017: la Cina, il protezionismo americano e il livello dei consumi in Europa. Buxton non considera le elezioni francesi e tedesche un problema, e crede che non si avranno delle ripercussioni simili a quelle viste negli USA e in Inghilterra, a differenza invece delle eventuali elezioni italiane, dove la minaccia anti-europeista è più rilevante.

Verso il fixed income

A chiudere la conferenza è stato Mark Nash, head of Global Bonds di OMGI. Il manager ha osservato come il contesto economico dei mercati stia cambiando: la crescita economica, l’inflazione e la volatilità sono in aumento; i fattori strutturali e ciclici si dirigono verso il mercato obbligazionario, e la condotta delle banche centrali, il populismo e l’impulso alla crescita produrranno dei cambiamenti importanti nei mercati