Da Equita e Cordusio SIM nuovo PIR alternativo di private equity sulle PMI italiane

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Imran Bangash (Unsplash)

Un nuovo fondo alternativo di private equity fa il suo debutto sul mercato italiano. Equita Capital SGR, la management company del Gruppo Equita specializzata nella gestione di asset alternativi, e Cordusio SIM, boutique del Gruppo UniCredit dedicata al wealth management, hanno annunciato il lancio di Equita Smart Capital – ELTIF, fondo di private equity focalizzato sulle PMI italiane, conforme a quanto previsto dal regime dei PIR alternativi. Il fondo sarà gestito da Equita, mentre Cordusio SIM agirà in qualità di primo collocatore. “Equita Smart Capital – ELTIF coniuga le aspettative di extra-rendimento degli investitori con l’aspirazione delle PMI di accedere a nuove risorse e competenze professionali per crescere. L’iniziativa è fortemente coerente con la missione di Equita di offrire soluzioni agli investitori istituzionali e ai clienti privati delle reti bancarie partner”, ha commentato Matteo Ghilotti, AD di Equita Capital SGR. 

In linea con i benefici previsti dal regime dei PIR alternativi, il fondo beneficerà del regime fiscale esentasse su dividendi, capital gain e successioni, e del credito di imposta pari al 20% delle eventuali minusvalenze realizzate sugli importi sottoscritti nel 2021. “Con questa operazione vogliamo dare ai nostri clienti accesso agli importanti margini di crescita che le PMI italiane riteniamo possano raggiungere nel corso dei prossimi anni – sottolinea Manuela D’Onofrio, responsabile della struttura Group Investment Strategy di UniCredit e head of Investments & Solutions di Cordusio SIM – e, a questo scopo, abbiamo selezionato un partner che crediamo essere il più capace e affidabile per la ricerca di valore nell’universo imprenditoriale italiano. Con questa operazione, vogliamo anche ribadire la nostra fiducia nel sistema produttivo del nostro Paese coerentemente con la strategia del Gruppo UniCredit che, con programmi mirati, prosegue nel suo impegno in prima linea a supporto delle imprese italiane e dell’economia reale”. 

LA STRATEGIA DI INVESTIMENTO

Equita Smart Capital - ELTIF, FIA chiuso di diritto italiano, adotterà una strategia di investimento paziente e flessibile, a beneficio dei ritorni degli investitori, si legge in una nota. L’investimento del fondo andrà in direzione delle pmi private, ma saranno incluse anche società in via di quotazione o quotate (in tal caso con una capitalizzazione di mercato inferiore a 500 milioni di euro). 

Tra il 60 e il 70% delle disponibilità del fondo sarà investito in non quotate italine di piccole e medie dimensioni (la componente private equity, appunto) una fetta compresa tra il 20 e il 35% in titoli azionari quotati (public equity) e il restante 5-10% in titoli obbligazionari liquidi (public debt). Tale strategia permetterà di cogliere in maniera opportunistica le migliori condizioni di acquisto offerte dai mercati privati e quotati, sottolineano le società. 

IL FOCUS PRIVATE

Per quanto riguarda la quota di investimento dedicata al private equity, il fondo “opererà con investimenti preferibilmente in partecipazioni di minoranza qualificata e selettivamente di maggioranza, principalmente in aumento di capitale al fianco di management team ed imprenditori”, specifica ancora la nota. Nell’ambito di investimenti in società di dimensioni più ampie, si valuteranno anche eventuali operazioni di coinvestimento al fianco di altri primari operatori finanziari. 

LA DURATA DEL FONDO SARÀ DI otto ANNI

Il fondo è sottoscrivibile sia da investitori al dettaglio con un adeguato profilo finanziario sia da investitori professionali, sarà disponibile anche sulla piattaforma Allfunds Bank. L’investimento minimo previsto è di 10 mila euro. La durata complessiva del fondo sarà di otto anni a partire dalla data del First Closing e un periodo di investimento di quattro anni.  Equita Capital SGR e il team di gestione investiranno nel fondo per garantire l’allineamento degli interessi. 

Il ritorno obiettivo in termini di internal rate of return (IRR) è stimato tra il 12 e il 14% lordo annuo, ossia un multiple on invested capital (MOIC) di circa 1,8x, calcolato sulla durata complessiva del Fondo. Il target di raccolta è fissato in massimi euro 140 milioni.