Sono quattro i pilastri dell’adozione dell’IA nell’industria dell’investment management: generazione di alpha, aumento dell’efficienza operativa, miglioramento della distribuzione di prodotti e contenuti, gestione dei rischi. Così Deloitte definisce le basi del futuro hi-tech della gestione in un recente report basato su un lavoro svolto in collaborazione con il World Economic Forum. L’IA, rileva lo studio di Deloitte, può elaborare eventi e dati finanziari a un ritmo 2mila volte più veloce di quanto non possano fare gli esseri umani. E, diversamente dagli umani, non ha bisogno di fermarsi per dormire, mangiare o riposarsi. In un mondo in cui i processi aziendali sono sempre più uniformi e standardizzati attraverso tutte le imprese della finanza, l’efficienza non è più un vantaggio competitivo, ma un semplice fattor comune. Ecco allora che i gestori devono trovare nuove soluzioni, e tra queste può esservi l’IA. La quantità e complessità crescenti dei dati richiedono però ingenti investimenti al fine di evitare i colli di bottiglia. Di implementazione dell’IA nei processi di gestione hanno parlato i fund selector e gli asset manager riuniti per la quarta tappa del FundsPeople Selector Roadshow, organizzato da FundsPeople il 15 ottobre a Bologna. Gli esperti hanno condiviso l’esperienza pratica e le applicazioni dell’IA nelle rispettive società, svelando luci e ombre di un trend tecnologico che potrebbe rivoluzionare anche l’industria del risparmio gestito.
Dall'alpha all'efficientamento: così l'IA cambia l'investment management

FundsPeople Selector Roadshow Bologna. Foto Francesco Prandoni per FundsPeople
Questo è un articolo riservato agli utenti FundsPeople. Se sei già registrato, accedi tramite il pulsante Login. Se non hai ancora un account, ti invitiamo a registrarti per scoprire tutti i contenuti che FundsPeople ha da offrire.