Comunicare l’IA? Una scelta vincente a livello marketing, ma più complessa nelle comunicazioni regolari con i clienti. Così si può sintetizzare il giudizio di Edoardo Ferrari, direttore operativo investimenti, Fondazione di Modena. “A mio avviso, il tema dell’IA aggiunge uno strato in più di complicazione a livello di comunicazione con i clienti”, dichiara il responsabile. Anche senza sbilanciarsi sulle soluzioni hi-tech, già nella finanza tradizionale Ferrari ritiene che non si sia ancora arrivati alla giusta intesa di comunicazione tra i diversi investitori (retail, istituzionali) e chi concepisce le strategie e colloca i prodotti. “Mi chiedo se la componente di IA non amplifichi ulteriormente questo mancato allineamento di interessi, rendendo la comunicazione più difficile, complicata”, è il dubbio di Ferrari. “A livello marketing, spingere il concetto di IA è probabilmente una strategia vincente; ma poi bisogna capire quanto quel tipo di tecnologia vada a intersecarsi con la strategia e i processi d’investimento, perché si rischia di finire in quello stesso calderone che si è verificato quando sono nate le prime strategie sostenibili, e all’improvviso tutto era ESG”. Insomma, per chi fa selezione, il tema adesso è capire cosa realmente sia IA, e cosa non lo sia, ancor prima di andare a capire di cosa si tratta. “Una sorta di ‘selezione all'ingresso’”, conclude Ferrari.
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