Il co-gestore della strategia Prudent Capital, rating FundsPeople 2024, vede incertezza e volatilità all’orizzonte. Posizionamento del portafoglio difensivo in attesa di nuove opportunità interessanti.
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Protezione dai rischi di ribasso e agilità per cogliere le opportunità. Sono queste le caratteristiche chiave di una delle strategie di punta di MFS Investment Management, il fondo Prudent Capital. Elementi che secondo il co-gestore Shanti Das-Wermes lo rendono particolarmente adatto a navigare l’attuale incertezza di mercato: l’avvio del ciclo di allentamento dei tassi della Fed, le tensioni geopolitiche e le imminenti elezioni negli Usa sono fattori che potrebbero portare a delle impennate di volatilità nel breve periodo. “È molto difficile fare previsioni sulla direzione di questi eventi e sui possibili impatti per i mercati”, ammette il professionista intervistato da FundsPeople. “Siamo consapevoli dell’incertezza di breve periodo. Per questo motivo, il portafoglio attualmente ha un posizionamento difensivo, sia dal punto di vista dell’asset allocation, sia della protezione dai rischi di coda”, dice il gestore.
Il Prudent Capital, che quest’anno ha ottenuto il rating FundsPeople, è un fondo multi-asset. La possibilità di gestire in modo molto elastico le esposizioni è una delle sue peculiarità: l’esposizione azionaria netta può variare dal 50% al 90%, mentre quella al reddito fisso e alla liquidità dal 10% al 50%. “Nella costruzione del portafoglio abbiamo il vantaggio di poterci muovere con agilità tra le diverse asset class. Il portafoglio è sempre posizionato dove troviamo i migliori rendimenti corretti per il rischio. Allo stesso tempo, siamo in grado di investire in nuove opportunità idiosincratiche qualora si presentino”, afferma Das-Wermes che gestisce il fondo con David Cole e Edward J. Dearing dopo che lo storico gestore e creatore della strategia Barnaby Wiener è andato recentemente in pensione. Il passaggio di consegne è avvenuto dopo diversi anni di lavoro insieme per garantire una transizione di successo. “La filosofia del fondo è di proteggere e far crescere il capitale in termini reali nel lungo periodo, e tale rimane”, afferma Das-Wermes.
Ancora valore nel governativo Usa
Attualmente il fondo resta molto conservativo, con un posizionamento risk-off molto focalizzato sulla protezione dal rischio di downside. L’esposizione azionaria è vicina al 50%, mentre quella obbligazionaria è di circa il 45%. La restante parte del portafoglio è investita in oro e derivati. Il portafoglio a reddito fisso è allocato principalmente in titoli sovrani Usa, o quasi-sovrani Usa, con un peso di circa il 35% suddiviso tra Treasuries, TIPS, MBS e ABS, mentre la parte del credito è di poco superiore al 10%. “Vediamo ancora valore in asset praticamente risk-free come i governativi statunitensi, in particolare nell’estremità più corta della curva”, dice il gestore. “Dopo la correzione di agosto, i mercati azionari hanno recuperato terreno sulla scia delle aspettative di allentamento dei tassi Usa e di atterraggio morbido. Ma noi guardiamo a questa situazione in modo diverso: dal reddito fisso possiamo ottenere rendimenti interessanti, tra il 4% e il 6%, investendo in asset sostanzialmente privi di rischio”, dice il gestore. “Al contrario, le azioni come asset class sembrano pienamente apprezzate. Inoltre, le nostre previsioni indicano rendimenti azionari futuri negativi o inferiori a quelli attuali. Motivo per cui è importante mantenere intatta l’allocazione al reddito fisso”, spiega.
Azionario eccessivamente costoso
A fronte dell’incertezza dei prossimi mesi, per individuare le migliori opportunità sui mercati risulta determinante avere alcuni punti saldi su cui porre l’attenzione: fondamentali e valutazioni. “Le valutazioni sono sempre un buon filtro per capire dove posizionarsi”, argomenta. “I titoli azionari scambiano a prezzi storicamente alti, mentre i margini aziendali risultano elevati. Per questo è per noi difficile affermare che sia il momento di puntare sull’azionario”, dice. “I dati storici suggeriscono di rimanere cauti. L’azionario è davvero troppo costoso e ogni notizia negativa può riflettersi molto velocemente sui prezzi producendo delle correzioni anche molto pronunciate”, afferma.
La parte azionaria del portafoglio del Prudent Capital è ad alta convinzione ed è composta da un massimo di 40 titoli. “Quando analizziamo un’azienda ci soffermiamo principalmente su tre rischi: di valutazione, di utili e di bilancio. Evitiamo le società con alti livelli di debito, perché per loro il rischio di downside è maggiore. La parte più complessa da valutare è il rischio sugli utili. Nella scelta dei titoli, poniamo grande attenzione sul potenziale di crescita del business sul lungo termine, un’operazione in cui entrano in gioco molteplici variabili”, prosegue. “In questa fase di mercato, oltre ai principali compounder di qualità, ci interessano le aziende cicliche di alta qualità, che operano in settori altamente strutturati e che possiedono potere di determinazione dei prezzi. Un esempio è Samsung. Il titolo ha subito forti vendite negli ultimi anni per l’impatto negativo del ciclo dei chip e oggi scambia a prezzi di mercato. Ma i bilanci della società sono sani e secondo le nostre analisi gli utili sono previsti in miglioramento”, dice. Un nuovo nome di recente inserito in portafoglio è Estée Lauder, anch’esso un titolo di qualità scambiato a valutazioni interessanti rispetto al potenziale di crescita ora che il periodo complesso per l’azienda durante il Covid può dirsi concluso. “Guardiamo anche con interesse ai titoli difensivi dell’healthcare e medtech. Inoltre, siamo interessati alle aziende di qualità dei servizi finanziari, non inteso come il settore bancario tradizionale”, conclude.