De Bailliencourt (Sycomore AM): prudenza con un'asset allocation poco aggressiva

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Con il ritorno della volatilità sui mercati, avere un approccio più prudente nella costruzione dell’asset allocation del portafoglio diventa una priorità. Lo ha spiegato in un’intervista Stanislas De Bailliencourt, gestore del fondo con rating Consistente Funds People Sycomore Allocation Patrimoine.

Il portafoglio è un fondo diversificato flessibile, “la cui strategia si fonda su tre pilastri fondamentali: stock picking di azioni europee, in linea con un approccio value di lungo termine, stock picking di bond europei e l’allocazione internazionale”, come afferma De Bailliencourt. “Al fine di avere un approccio prudente, la percentuale di equity viene mantenuta in un range che va dallo 0% al 50%, e si cerca di monitorare la volatilità ad un massimo del 5%”, aggiunge il gestore. De Bailliencourt afferma che “da metà maggio il fondo ha circa il 45% di liquidità, poiché a partire dalla metà dell’anno scorso, il mercato ha registrato un significativo rally e abbiamo preferito chiudere alcune posizioni ed incassare le performance. Ora che è ritornata la volatilità, attendiamo nuove opportunità di investimento sia sul mercato high yield europeo che sul mercato azionario”, spiega l'esperto di Sycomore AM.

Asset allocation

“La parte obbligazionaria è caratterizzata da duration media di portafoglio di circa 1 anno e un yield to maturity medio di circa il 2%-2,5%. I titoli in portafoglio sono principalmente high yield, con rating BB o B, tipologia di strumenti che permette di ottenere un regolare rendimento senza assumere un rischio eccessivo. Prediligiamo soprattutto corporate bond europei con un yield to maturity del 3% - spiega il gestore - però nel 2019 probabilmente potremmo essere pronti ad acquistare anche bond statunitensi”, aggiunge.

Per quanto riguarda la porzione di equity, De Bailliencourt ha "una view positiva sul mercato statunitense, soprattutto sui titoli legati alla riforma fiscale di Donald Trump, ma con un peso minore nell’asset allocation, perché ritengo ci siano più opportunità in Europa in termini di valutazioni e dato un ciclo economico meno maturo”. Il gestore afferma che “la posizione sui Paesi emergenti è stata ridotta perché questi sono eccessivamente impattati dall’aumento dei tassi negli Stati Uniti, sia sul lato equity sia fixed income”. Con riferimento ai settori, De Bailliencourt spiega che ha "leggermente rafforzato la posizione su titoli oil & gas, in particolare su alcune società che hanno effettuato importanti tagli dei costi negli ultimi 5 anni e che hanno investito nelle energie rinnovabili per adattarsi ai cambiamenti della regolamentazione sulla decarbonizzazione, e che quindi iniziano ad essere profittevoli".

"Anche il settore del lusso ha avuto un effetto positivo sul fondo (aziende come LMVH e Kering), ma stiamo chiudendo buona parte delle posizioni in essere perché hanno già raggiunto ottimi livelli di performance. In futuro potrà esserci un leggero incremento del settore bancario, visto che ad oggi la percentuale in portafoglio è molto bassa; pensiamo infatti che sia un settore particolarmente interessante, soprattutto in Italia, dove però sarà necessario che la situazione economica si stabilizzi”, aggiunge.

Il fondo utilizza opzioni e future sia a copertura del rischio di mercato che di cambio, “non crediamo sia il momento adatto per assumere rischi sulle valute”, conclude De Bailliencourt.