A margine della prima giornata di Efpa 2023, la professionista ricorda che per gli investitori è importante cercare soluzioni d'investimento in grado di bilanciare la crescita del capitale a lungo termine, la conservazione del capitale e il reddito corrente.
La classica ripartizione 60/40 tra azioni e reddito fisso è stata un pilastro dei portafogli bilanciati fin dalla creazione di questo concetto negli anni Cinquanta.
Con i numerosi venti contrari presenti nel mercato attuale, tra cui le incertezze sulla politica delle banche centrali, il rallentamento dell'economia globale e le tensioni geopolitiche, gli investitori con un profilo di rischio più moderato devono cercare soluzioni d'investimento in grado di bilanciare la crescita del capitale a lungo termine, la conservazione del capitale e il reddito corrente. A dirlo è Julie Dickson, Investment director di Capital Group intervenuta alla prima giornata di Efpa 2023.
Secondo l'esperta infatti, i portafogli 60/40 possono offrire questa opzione e gli investitori non dovrebbero trascurare le loro credenziali a lungo termine a causa di un'unica brutta annata. "Se analizziamo un ipotetico portafoglio di questo tipo su un arco temporale più lungo, le performance sono state costantemente solide, con rendimenti positivi in 15 degli ultimi 20 anni solari", dice.
Rischi e opportunità attuali
Non è un mistero che, in questi tempi di volatilità, prendere decisioni di asset allocation può diventare ancora più difficile, ma è qui che entra in gioco il ruolo di un portafoglio bilanciato. "Un portafoglio integrato che investe in azioni e obbligazioni consente di ottenere rendimenti migliori con meno rischi nel tempo. Il mantenimento di un portafoglio bilanciato e ben diversificato può contribuire a proteggere il fondo dalle pressioni inflazionistiche", spiega Dickson.
Nonostante il miglioramento delle prospettive del reddito fisso, una strategia di investimento azionario incentrata sulla crescita e sul reddito di qualità sta iniziando a farsi notare. "Per noi, le azioni hanno un ruolo chiaro da svolgere. Per esempio, nell'ambito delle allocazioni azionarie nel nostro Capital Group Global Allocation Fund (LUX), ci concentriamo su società con vantaggi competitivi duraturi, modelli di business solidi e potere di determinazione dei prezzi sostenibile", prosegue l'esperta. Alla investment director piacciono i titoli che pagano dividendi e che offrono una combinazione di reddito e di potenziale rivalutazione del capitale. "Questa combinazione di crescita e reddito può contribuire ad attenuare le perdite derivanti da contesti di mercato volatili, fornendo al contempo una certa protezione contro l'aumento dell'inflazione", ammette.
Capital Group, in qualità di investitore attivo, si sta muovendo con attenzione e selettivamente nello spazio azionario e obbligazionario per individuare le opportunità. "Riteniamo che in questo contesto sia importante essere cauti nei confronti delle società con forti carichi di debito o con un'eccessiva leva finanziaria nei loro bilanci", dice la professionsita.
La strategia
Pur continuando a navigare in un contesto di mercato mutevole, a detta dell'esperta, un approccio fondamentale, bottom-up e orientato alla ricerca per la selezione dei titoli, accompagnato da approfondimenti macroeconomici, può offrire agli investitori interessanti opportunità a lungo termine.
"La flessibilità, rispetto a un'allocazione statica 60/40, può consentire agli investitori di sfruttare le opportunità di investimento e di mitigare i rischi nel tempo. Per esempio, se le valutazioni sono costose o se si verifica uno shock inatteso sui mercati, una maggiore allocazione al reddito fisso o addirittura la liquidità possono aiutare a preservare il capitale dell'investitore", commenta Dickson.
Come noto, gli investitori che hanno effettuato una riallocazione in asset alternativi per superare la tempesta della volatilità dei mercati azionari e dei tassi elevati "dovrebbero ora valutare come inserire le azioni e le obbligazioni nei loro portafogli per trarre vantaggio da rendimenti e dividendi più elevati, nonché da un potenziale rally del mercato azionario e dalla fine delle pressioni recessive", conclude l'esperta.