È passato più di un anno dal lancio del primo piano individuale di risparmio (PIR) a seguito dell’introduzione della legge dell’11 dicembre 2016 con l’obbiettivo di promuovere l’economia reale del Paese. Secondo Intermonte Advisory e Gestione questo impatto è stato positivo sia in termini di flussi che di rendimento. “La quotazione giova alle piccole-medie aziende in termini di maggiore visibilità, soprattutto favorisce l’acceso al capitale di debito attraverso aumenti di capitale o emissione di bond. Questo permette alle società di avere tassi di crescita in termini di fatturato e investimenti maggiori rispetto alle società non quotate”, spiega Diego Toffoli, senior portfolio manager di Intermonte Advisory e Gestione.
Questo è un articolo riservato agli utenti FundsPeople. Se sei già registrato, accedi tramite il pulsante Login. Se non hai ancora un account, ti invitiamo a registrarti per scoprire tutti i contenuti che FundsPeople ha da offrire.
